MP/PCL. Stress e carenze di risorse

Il clima è rovente. E non facciamo riferimento soltanto alle condizioni meteorologiche di questi giorni, con il caldo senza tregua che fa da protagonista. Sono arroventate anche le condizioni in cui versano gli uffici della nostra Provincia. E’ emergenza.

Il personale applicato non basta più. Non è più sufficiente a garantire le normali attività quotidiane. La disorganizzazione in cui versano le filiali è evidente perché, persino per gli addetti ai lavori, diventa complicato nel periodo estivo, nonostante le ferie programmate da fruire, rimediare alla carenza di risorse. La conseguenza di questa approssimazione sfocia nell’inevitabile disservizio che generiamo alla clientela, sommato alla frustrazione dei colleghi sportellisti, consulenti e direttori che non sono più umanamente in grado di gestire questo caos.

Se alla carenza di personale aggiungiamo persino sempre nuovi servizi, come la carta “Dedicata a Te”, che ha portato gli aventi diritto a “prendere d’assalto” i nostri uffici postali, il mix deleterio è ben servito. Urla, caos, rischi concreti per la sicurezza, ingente nervosismo… la situazione è sfuggita di mano.

Naturalmente, non sia mai che ci si distolga in queste giornate dalla “produzione”…. Energia, Sim, Connect, Protezione, Investimenti, Cessioni, Finanziamenti, Fibra, Gas, Rc-Auto, Postepay, Raccolta, etc. etc. Quale personale dovrebbe adempiere a tutti questi “doveri”??? Senza trascurare il rispetto delle regole, l’etica, la correttezza delle procedure, i tempi d’attesa… il tutto è imbarazzante.

Troviamo Dup (anche Quadri) seduti allo sportello a lavorare le inesitate, a fare operazioni alla clientela sostituendosi a sportellisti assenti per diritto (ferie, malattia, pensionamenti, invalidità…)…ma quale immagine diamo alla clientela?
Quale professionalità palesiamo?

La realtà non cambia in PCL, anzi. Anche nel recapito diventa sempre più difficile applicare la qualità e rispettare la serenità dei lavoratori negli uffici. Il clima è pessimo e le tensioni non mancano; la stanchezza fisica altrettanto. Ricordiamo che parliamo di risorse costrette a lavorare con 40° C all’ombra in queste giornate… Persone spesso non giovanissime. I rischi per la salute sono considerevoli. Il prodotto è troppo per il personale effettivamente applicato. Non si arriva ad effettuare le consegne. Qualità assente.

Riteniamo opportuno per entrambi i comparti aziendali ripristinare le giuste condizioni lavorative. Qui sta venendo a mancare persino il minimo indispensabile e non è possibile immaginare di andare avanti in questo stato. Auspichiamo un serio intervento da parte dell’Azienda, utile a restituire dignità alla categoria, attenzione ai clienti e professionalità a tutto il comparto di lavoratori applicati negli uffici postali e nel recapito.

Il Segretario Territoriale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso


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