Difficoltà operative CS Catania

Il recente Accordo di ambito PCL che ha decisamente rivisto i processi circa le lavorazioni preliminari del Recapito e che via via, con grande impegno dei lavoratori, seppure a fatica, comincia a rispondere alle aspettative auspicate ha tuttavia fatto emergere talune questioni che riteniamo meritevoli di una soluzione.

Oggi il CS di Catania, struttura fondamentale e nevralgica per il corretto funzionamento dell’intera filiera nel bacino di riferimento, al suo interno, nei reparti di produzione, conta qualche centinaio di risorse inidonee a tutte le lavorazioni con svariate e notevoli limitazioni conseguenti a patologie certificate dal medico competente aziendale.

Tali risorse, in numero maggiore rispetto agli idonei, per la gran parte provengono dal servizio di Recapito, altre invece sono ALI divenute tali per inidoneità definitive al Recapito, altre ancora sono risorse da sempre appartenenti al CS ma anch’esse titolari di certificazione medica aziendale che limita l’effettuazione di tutte le attività. Tali limitazioni si concretizzano sia per la movimentazione dei carichi e sia sulla esenzione di determinati turni di servizio.

E’ ormai ben noto che tutti i processi di lavorazioni sono sottoposti ad un rigoroso rispetto delle tempistiche ed i lavoratori, per assicurarne le esigenze, sono costretti ad effettuare continue corse contro il tempo, a regimi spesso forsennati.

La nutrita presenza di lavoratori non idonei (alcuni con patologie invalidanti) non consente quanto specificato nonostante il più delle volte, questi lavoratori, per “senso di squadra” e rischiando a proprie spese, non si tirano indietro alle lavorazioni. Ma in tali condizioni, gioco forza, non sono più rispettati i protocolli di sicurezza e soprattutto le stesse indicazioni di ordine medico che impongono limitazioni.

In queste condizioni il “sistema” non può reggere e non bisogna attendere necessariamente l’imprevisto per sanare la delicata questione. La pressione, gli elevati ritmi di lavorazione, i volumi del prodotto e le generiche prerogative che presentano i Reparti di produzione, non sono certo gli ambiti di applicazione di queste risorse. Di contro, non si possono continuamente richiedere, sempre alle stesse “sparute” risorse idonee di raddoppiare o triplicare il carico delle prestazioni, né di sottoporsi a turnazioni prive di regolare cadenza. Risultano altresì “annullati” i ruoli del middle management ormai costantemente impegnato in mansioni improprie rispetto al ruolo steso. E non vi è dubbio che a soffrirne sono anche i risultati della produzione.

Perequazione dei carichi di lavoro, turni con cadenze regolari, tutela della salute e rispetto delle limitazioni dei carichi conseguenti a patologie certificate, rispetto dei ruoli e delle relative mansioni, clima sereno avulso da stress e tensioni.

Siamo consapevoli della complessità delle questioni e delle contraddizioni che persistono al suo interno ma riteniamo che comunque una riflessione, che conduca ad una soluzione non più rinviabile, vada fatta. Per il buon andamento dei servizi e per la serenità di tutti i lavoratori del CS.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Chiara Carlotta Grasso)
Originale firmato


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