Disfunzioni tecniche UP e CD

Questa O.S. a seguito di molteplici lamentele pervenute dai responsabili degli Up oggetto di tale dismissione nonché dai responsabili dei Centri di Recapito, evidenzia le difficoltà che tale intervento di “RAZIONALIZZAZIONE” sta generando nel momento in cui si verifica una caduta di tensione o l’interruzione di energia elettrica.

Partiamo dal presupposto che l’UPS o più comunemente conosciuto Gruppo di continuità rappresenta uno strumento che deve intervenire in caso di mancanza di energia elettrica per il tempo necessario a concludere operazioni particolari e indifferibili sia dal punto di vista operativo che gestionale nonchè evitare possibili guasti derivanti dall’interruzione improvvisa di energia elettrica.

Viene portato a conoscenza della scrivente che la dismissione di tale presidio, in caso di interruzione di corrente elettrica determina non soltanto lo spegnimento totale di tutta l’illuminazione presente in UP, ma anche l’inattività dei sistemi di allarme con conseguenze impattanti su Rischio Rapine ed eventi criminosi e quindi di riflesso sulla Sicurezza nei posti di Lavoro; aggiungiamo anche che negli uffici dotati di CAVEAU, se l’operatore in quel momento si trova all’interno, ne rimane bloccato senza avere nemmeno la possibilità di segnalare un eventuale malore perché i pulsanti antirapina o di richiesta soccorso risultano inattivi.

A tutto questo aggiungiamo il blocco dell’operatività sia dell’ATM, oltre che dell’intera sportelleria con conseguenti problematiche talvolta anche di tipo contabile , la necessità di ulteriori 15-20 minuti per il riavvio dei sistemi, le ricadute nel settore PCL che interessano principalmente i lavoratori costretti ad ulteriori perdite di tempo che influenzeranno l’orario di uscita per la gita e , non perché ultimo di minore importanza, la percezione qualitativa che possono avere i nostri “CLIENTI” e che di conseguenza ne risente negativamente.

In virtù di quanto esposto chiediamo di attenzionare la problematica evidenziata al fine di garantire condizioni di tranquillità e sicurezza ai lavoratori già provati oltre che da dinamiche aziendali che in questo contesto non è il caso di menzionare, anche dalla situazione socio economica che sta attraversando il nostro Paese.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Chiara Carlotta Grasso)


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