Apertura fittizia di postazioni di lavoro… a quale reale scopo???

Pare sempre più diffusa, all’interno degli uffici postali, una “nuova operatività”, piuttosto ambigua in realtà e di difficile comprensione, sia etica che professionale. Nello specifico, le numerose segnalazioni pervenute alla nostra O.S. da parte dei Direttori degli uffici postali, ci impongono di far luce su una questione che potrebbe ledere a lungo andare gli stessi lavoratori, responsabili degli U.p.

Accade che, a livello “di cortesia” ed in modo ufficioso, con una telefonata o un messaggino e senza alcuna disposizione scritta in merito, si chieda ai Direttori (Quadri compresi) di aprire personalmente durante l’arco della giornata una postazione di lavoro, al fine di effettuare una decina di operazioni ai clienti e poi, eventualmente, di richiuderla per proseguire con le ordinarie mansioni. Peraltro i Dup di livello B sono considerati ormai come degli sportellisti aggiunti, dei “jolly tuttofare”.
Qualora ce ne fosse bisogno, e purtroppo temiamo proprio di si, ribadiamo che occorre rispettare mestieri, ruoli e persone, riconoscendo le rispettive responsabilità.

Come al solito, e dispiace parecchio ribadirlo, le grave e crescenti carenze vengono riversate sulla pelle dei lavoratori, i quali nello specifico, a proprio rischio e pericolo, sono costretti a ricoprire una mansione (anzi, un demansionamento non previsto dal contratto) per il quale non esiste tutela.

Perché rappresentare una realtà che non esiste? Perché millantare una qualità che non c’è, “falsificando” persino la presenza fisica di lavoratori negli UP in maniera fittizia? Che senso ha ingannare il sistema…? A chi fa comodo?

Piuttosto, crediamo sarebbe opportuno, oltre che utile per Azienda e lavoratori, delineare in modo reale e serio un quadro trasparente delle reali condizioni in cui si lavora all’interno degli uffici postali, con tutte le carenze ed i problemi che quotidianamente affliggono lavoratori e clienti. Ne verrà fuori un risultato qualitativo sicuramente minore, ma almeno onesto e sul quale poter lavorare per migliorare.

E sarebbe anche più semplice individuare le realtà con maggiori criticità e tentare di risolvere i problemi supportando gli uffici maggiormente in difficoltà. E’ tempo di smetterla di “usare” i lavoratori a proprio piacimento, al servizio di oscuri interessi, esponendoli a gravi rischi, per via di una mansione non prevista e per la quale non si è pagati e soprattutto né tutelati.

Ribadendo che le funzioni che rivestono i Direttori degli U.p siano ben altre, e che tra le mille incombenze quotidiane non è prevista la copertura del ruolo di sportellista, chiediamo all’Azienda di rispettare le professionalità delle Sue persone e di desistere da queste “richieste di cortesia” che sono fuori da tutte le regole, evitando di mettere i lavoratori in condizioni di serio pericolo.

D’altro canto diciamo ai lavoratori che quando si è chiamati ad effettuare operatività che non rientrano nelle rispettive mansioni, le stesse devono essere pretese attraverso i consueti canali ufficiali che certamente non sono SMS e WATHSAPP.

Siamo certi di un positivo riscontro.

Catania, lì 04/06/2022

Il Segretario Territoriale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso


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