Recapito allo sbando e lavoratori nel caos. E’ ora di dire basta!

RECAPITO: E’ CRISI PROFONDA!
SERVIZI ALLO SBANDO, LAVORATORI NEL CAOS.
L’AZIENDA IN ASSOLUTO IMMOBILISMO!…O QUASI.

Lo abbiamo scritto e ribadito più volte: il recapito è ormai completamente allo sbando. Le giacenze di pacchi, raccomandate e corrispondenza di ogni genere ha raggiunto livelli mai toccati in passato. Gli addetti al servizio, dai Responsabili sino ai PTL, sono ormai allo stremo delle forze a fronte di un’azienda assolutamente insensibile ad ogni tipo di sollecitazione e richieste di aiuto.

Raccomandate e Atti Giudiziari stipati da mesi e mesi nei casellari in attesa (vana) di smaltimento; pacchi e plichi di ogni tipo stoccati in ogni angolo dei CD, compreso il prodotto ottenuto da commesse con la garanzia dei tempi di consegna; orari di lavoro fuori da ogni regola e controllo; ore e ore di straordinario erogato a pioggia, spesso rivelandosi inutile spreco ai fini del buon andamento dei servizi; pretese di prestazioni da effettuare nella giornata del sabato; reperibilità h. 24 per Staff e Responsabili con l’ausilio di messaggistiche private non ammesse dalle regole; sicurezza e vivibilità dei luoghi di lavoro degno dei paesi del terzo mondo; accordi sindacali non rispettati o distorti nei contenuti.

Chi ha il dovere di intervenire fattivamente, perde (e fa perdere) tempo spiegando ed inviando insulse e fuorvianti statistiche e percentuali che non hanno proprio nulla a che vedere con la vera realtà del territorio rivelando solo l’illusoria convinzione di gettare la croce sempre sugli altri.

Il recapito degli oggetti postali, per essere svolto al meglio, qualora qualcuno non lo avesse ancora capito, ha bisogno di persone fisiche, abili e arruolate, e non di risibili percentuali di “copertura” dietro le quali nascondersi per dimostrare, chissà a chi, un “buon operato”.

Per intenderci, nella provincia di Catania mancano di fatto, per vari e giustificati motivi, un centinaio di risorse al giorno rispetto alle “virtuali”dichiarazioni che l’azienda diligentemente, in colonna, riporta sulle pagine Excel. Anche le assunzioni dei CTD, sono state annunciate e mai realizzate.

A chi le diciamo queste cose? Ai capi sul territorio che possibilmente ci danno anche ragione ma poi ci allargano le braccia? E i lavoratori, a chi devono chiedere spiegazioni dello sfacelo in atto, che sta mettendo a rischio il loro futuro ? Ma chi è alla fine la vera controparte con cui confrontarsi per provare a tirarsi fuori dai guai? Non certo quella “notarile” che ogni volta si presenta ai tavoli tecnici regionali!

I lavoratori stanno via via perdendo tutti i diritti e ormai non guardano più a ciò che è giusto o non è giusto fare. Pur di supportare la “squadra”, per spirito di attaccamento e di solidarietà (siamo arrivati anche a questo), si sottopongono a massacranti turni di lavoro, rinunciano alla vita privata, rinviano le ferie programmate, con i PTL in straordinario a sfidare ogni giorno le alte temperature stagionali. E con la concreta possibilità che, operando in simili contesti, prima o poi, arriveranno in premio contestazioni e provvedimenti, che i presenti inevitabilmente sconteranno.

Adesso basta, la misura è ampiamente colma. Qui è tutto da rifare e da riprogettare e se qualcuno distratto, in azienda, non se ne è ancora accorto saranno i lavoratori a dirglielo preannunciando, sin d’ora, una stagione di lotta e di puntuale e veritiera informazione ai media, perché si recuperi la dignità e la qualità del lavoro, lo sviluppo sostenibile dei servizi, e i diritti della persona prima ancora che del lavoratore.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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