Procedure lavorazione interne: responsabilità che ricadono sugli addetti

Ci viene segnalato dai lavoratori interessati che, presso i Centri di Recapito ed in particolare riguardo alle Lavorazioni Interne delle sezioni Assicurate /Pacchi/ T & T, si effettuano procedure che non garantiscono la tutela della tracciabilità del prodotto né, soprattutto, la tutela circa le possibili responsabilità a cui ogni giorno sono esposti i lavoratori.

Secondo le recenti disposizioni aziendali avviene infatti che, al termine di ogni turno di lavoro, la “squadra smontante” non effettui le chiusure delle lavorazioni ma il Bilancio viene lasciato aperto, in assenza di passaggio di consegne al turno successivo. Ovvero viene “simulata” una chiusura che non è mai documentata e non “stampata” su supporto cartaceo. Gli addetti del turno subentrante proseguiranno “in continuità” le normali lavorazioni, anche in presenza di eventuali smarrimenti e/o incoerenze di bilancio del turno precedente.

Riteniamo che dette procedure risultano incoerenti rispetto alle antecedenti disposizioni aziendali in tema di “gestione furto smarrimento posta registrata e Pacchi”, visto che non individuandosi mai il “rilevatore” effettivo dello smarrimento/furto dell’oggetto, si comprende bene come detta procedura risulti falsata.

Altresì, si evince una ulteriore problematica legata alla questione di cui trattasi che di fatto sta mettendo l’uno contro l’altro i lavoratori: chi deve essere la risorsa individuata che avrà l’obbligo di recarsi presso la competente Autorità (in genere Carabinieri) ad effettuare la denuncia?

La citata procedura sulla “gestione del furto/smarrimento”, se non andiamo errati, indica nel “rilevatore” o nel “responsabile” il soggetto incaricato invece, nei Centri, non si segue affatto tale procedura, scegliendosi una risorsa “a caso” , stabilendo persino una “apposita turnazione” tra gli addetti alle lavorazioni interne.

Il rilevante flusso di Posta Pregiata e soprattutto di Pacchi, questi ultimi in continuo incremento, la complessità delle lavorazioni spesso effettuate “sotto pressione” e in tutta fretta, l’assenza di formazione per gli addetti (spesso “improvvisati” dalle emergenze), l’insufficienza di spazi adeguati, sono condizioni che concorrono alla instabilità del sistema e che stanno mettendo in seria difficoltà i lavoratori. Gli addetti alle Lavorazioni Interne non possono scontare, sulla loro pelle, i rischi e le responsabilità conseguenti a processi di lavorazione non chiari e non trasparenti.

La scrivente vigilerà nel merito di quanto espresso e, in assenza di intervento in merito da parte aziendale, si riserva le azioni che più saranno ritenute opportune a tutela della categoria interessata.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)
Originale firmato


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