Proseguono senza sosta, nell’assoluto disinteresse aziendale, le difficoltà e i disagi che clientela e lavoratori subiscono negli Uffici Postali di Catania e della provincia: sale al pubblico gremite in tutte le ore del giorno, sportelli sguarniti di personale, attese nell’ordine delle due ore, tensione alle stelle.
Notoria è la carenza di risorse allo sportello, come è altrettanto notoria la negazione dell’evidenza da parte aziendale che, malgrado la condizione di estrema emergenza palesemente manifesta, non solo evita testardamente gli opportuni interventi ma ai danni aggiunge persino la beffa, chiedendo conto e ragione, ai pochi lavoratori applicati, nel merito della gestione dei tempi di attesa! Cos’è… una provocazione?
Il nuovo progetto sulla lavorazione delle inesitate, la parziale chiusura di alcuni importanti e strategici Uffici e la totale chiusura di altri per lavori strutturali (oculata la scelta del periodo …!), l’erogazione delle ferie (diritto inviolabile del lavoratore), i continui distacchi di risorse da un Ufficio e/o da un comune all’altro anche durante la stessa giornata, gli elevati rischi di errore con una organizzazione caotica e improvvisata sull’istante, evidenziano uno scenario che non solo concorre a disattendere gli accordi sottoscritti in tema di risorse applicate ma, soprattutto, alimenta una serie di ripercussioni che vanno a ricadere per intero sui lavoratori e per conseguenza sulla clientela.
Ci si chiede se è normale rivolgersi alle Forze dell’Ordine per far sgombrare gli Uffici negli orari di chiusura al pubblico e se è normale che il DUP o lo sportellista di turno debba fronteggiare le ire della clientela, a volte anche giustificata, per le palesi inadempienze aziendali.
Facile fare teoria, facile disegnare nuovi progetti, facile predisporre chiusure e ottimizzare dimensionamenti e budget con carta e penna. La realtà degli Uffici Postali, come sempre accade, è ben diversa da quella ipotizzata e le ricadute poi non interessano più a nessuno, se non ai lavoratori, ultimi destinatari delle disastrose strategie aziendali.
La scrivente, ribadendo i motivi e le problematiche ancora irrisolte che hanno determinato lo sciopero delle prestazioni aggiuntive ancora in atto, si riserva di avvalersi degli organi di stampa e d’informazione al fine di rendere noto pubblicamente quanto espresso nella presente, a tutela dei diritti ma anche della serenità dei lavoratori coinvolti.
Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)