Recapito Centri della provincia: caos e diritti negati

Preme segnalare il perdurare delle condizioni di forte criticità e di caos del servizio di Recapito nella provincia di Catania conseguenti, principalmente, alla insufficienza di risorse applicate, con estremi disagi a carico dei lavoratori. Non sfugge, alle cause che stanno determinando lo stato di cui sopra, l’ incerta organizzazione complessiva di tutto il “sistema” del Recapito sul territorio che, privo dei basilari strumenti di supporto ai Centri, ritiene di potervi sopperire con il ricorso a soluzioni di fortuna che, il più delle volte, superano le regole imposte dagli Accordi vigenti in materia.

In primo luogo, presso i CD di: Acireale, Misterbianco, Ramacca, Palagonia e Militello, pur essendoci la copertura sufficiente, ancora non si procede all’attribuzione delle zone vacanti già da diversi mesi. Si vuole ricordare che, in base all’Accordo vigente, sono (chiaramente) fissate delle scadenze temporali entro cui l’azienda è obbligata ad assegnare le zone sprovviste di titolare. Cosa ancora si aspetta?

La medesima problematica (mancata assegnazione zone da almeno un anno) la si riscontra anche presso i CD di Paternò, Biancavilla, Adrano, Giarre, Caltagirone. Presso questi ultimi Centri, tuttavia, le cause sono ben più gravi visto che vi insistono rilevanti carenze strutturali, da lunghi mesi, mai coperte ed abbandonate “in carico” ai lavoratori dei rispettivi CD.

Il CPD di Misterbianco si distingue, invece, per essere l’unico Centro che tira avanti in assenza della indispensabile figura del Responsabile, ritenuto evidentemente superfluo dalle superiori funzioni di riferimento. Senza considerare la “cancellazione” delle figure di Caposquadra (ben tre) e di Operatore Qualità sui CD di Linguaglossa, Pedara e Ramacca, come segnalato con nota del 8 gennaio u. s.

Nel frattempo si registrano le visite da parte delle strutture aziendali di controllo che, estranee alle “singolari” (quanto meno…) situazioni in essere pretendono, legittimamente, la “precisione” pari a quella di un orologio svizzero e non sanno (o non vogliono sapere) che quel meccanismo si è ormai inceppato da diverso tempo. Le conclusioni saranno sempre le solite? Saranno sempre gli ultimi a pagare?

La titolarità della zona e quindi la possibilità di accedere al concorso delle zone è un preciso diritto dei lavoratori PTL, ottenuto e sancito in tutti gli Accordi in tema di Recapito. Il continuo impiego di risorse CTD (non di supporto ma a copertura delle carenze!) se in parte sopperisce alle momentanee esigenze della produzione non può, d’altro canto, costituire un impedimento all’applicazione di una precisa norma.

Per quanto sopra esposto pertanto, in assenza di un puntuale riscontro, la scrivente intraprenderà le azioni che saranno ritenute opportune, a tutela dei servizi e della categoria rappresentata.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)
Originale firmato


Scarica pdf