UNEP Catania: l’azienda discrimina i lavoratori

Con una nota datata 08-02-2017 questa O.S. aveva espresso contrarietà sul mancato adeguamento di personale Unep del Centro Notifiche di Catania visto che alcune di queste risorse risultano (ancora) applicate presso altri reparti del CMP, pur svolgendo nella realtà attività presso il citato UNEP.
La stessa attività che negli anni, così come risulta dai dati di reportistica, ha visto intensificare sempre più le proprie lavorazioni, aumentati i volumi e sviluppando e perfezionando nelle risorse, adeguatamente formate, sempre più le competenze proprie per lo svolgimento di mansioni a “grande valore aggiunto”.
Si ricorda che nella convenzione che Poste Italiane ha sottoscritto con il Ministero di Grazia e Giustizia, si impegnava a fornire un servizio di elevata qualità e nella parte dedicata alla tutela dei dati personali e riservatezza, l’azienda ha individuato e comunicato i nominativi dei soggetti che, ritenuti idonei per esperienza, capacità e affidabilità, sono addetti come amministratori di sistema alle attività necessarie per l’espletamento del servizio.
In relazione alla delicata specificità del servizio, del grado di preparazione e di professionalizzazione raggiunto dalle risorse applicate, questa O.S. si chiede perché dopo tanti anni, sul territorio di Catania, visti anche gli intensi flussi di traffico, non sia stata identificata su questo territorio una propria struttura con un suo Centro di Costo a cui far appartenere il servizio Unep/NNT, oltre alle correlate attività SIN/INPS e SINT/SINP. In altri territori della Sicilia questi servizi vengono fatti dipendere dai centri SIN-ELI/CSA e non si comprende questa sorta di discriminazione che colpisce solo le risorse applicate a Catania, soprattutto in relazione alle differenze inquadramentali a fronte di analoga attività.
Inoltre, proprio per venire incontro alla soddisfazione del Cliente, dal centro Unep/NNT di Catania, più di 3 anni fa è partita una importante iniziativa in collaborazione con il Procuratore di Catania, che introduceva una importante modifica procedurale. Tale iniziativa si è tradotta positivamente tanto da essere destinata ad estendersi a livello regionale e addirittura nazionale.
Tenendo conto, altresì, della tipologia di lavoro svolto questa O.S. rileva che a tutt’oggi che non solo non è stato riconosciuta ufficialmente e nella fattispecie la struttura di appartenenza dell’Unep di Catania ma si assiste, proprio per le modalità di lavorazione, anche alla violazione del D.lgs 81/08,così come risulta da DVR CMP CT.
I lavoratori applicati, infatti, utilizzando il VDT per almeno 20 ore settimanali, in modo sistematico e abituale, dedotte le interruzioni di cui all’art. 175 del D.lgs 81/08, per i rischi propri associati all’attività, si devono anzitempo sottoporre al rischio VDT- codice protocollo sanitario 02.
Si sollecitano pertanto,nell’immediato, gli adeguati interventi da parte aziendale, contrariamente questa O.S. intraprenderà tutte le azioni che saranno ritenute opportune per salvaguardare la categoria rappresentata, rivolgendosi all’ispettorato del lavoro di competenza.

Il Segretario Territoriale
SLP-CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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