Gli atti giudiziari solo dalle Poste

Solo l’Ente Poste può effettuare la notifica degli atti giudiziari. Nonostante la legge annuale sulla concorrenza del 2017 abbia abolito il monopolio di Poste italiane, liberalizzando di fatto questa attività, i corrieri privati non possono svolgere il servizio di notifica degli atti giudiziari perché non hanno ancora ottenuto le nuove licenze. In questo senso si è espressa la Commissione tributaria provinciale di Frosinone, quarta sezione, con la sentenza 325 del 16 maggio 2018.

I giudici tributari pongono in rilievo che la legge annuale sulla concorrenza 2017 «ha soppresso la norma in base alla quale le Poste Italiane avevano l’esclusiva titolarità della notifica degli atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890, liberalizzando di fatto tale attività, ma la richiamata legge diventa comunque operativa solamente dopo il rilascio da parte dell’Agcom di nuove licenze individuali».

A dire il vero, anche la legge di bilancio 2018 (205/2017) pone come condizione per la notifica degli atti giudiziari il rilascio delle licenze per le aziende private di recapito. I dipendenti delle aziende di recapito postale potranno certificare l’avvenuta consegna al destinatario degli atti amministrativi, compresi atti tributari e multe stradali, e degli atti di natura civile e penale. L’articolo 1 della legge di bilancio, commi 461 e seguenti, per dare completa attuazione alla liberalizzazione dei servizi postali, detta delle disposizioni ad hoc per lo svolgimento del servizio di recapito postale anche da parte delle aziende private, con regolare licenza rilasciata dal ministero delle sviluppo economico.

Per garantire il buon esito delle notifiche e il rispetto dei diritti per i destinatari degli atti amministrativi e giudiziari, sono state apportate delle modifiche di rilievo alla disciplina delle notifiche a mezzo posta imponendo agli operatori il rispetto di specifiche formalità. In particolare, vanno indicati sull’avviso di ricevimento e sul piego i soggetti, o i procuratori incaricati, che hanno richiesto la notifica, i loro indirizzi, compresa la Pec per coloro che sono tenuti a dotarsene.

Tuttavia, come evidenziato dalla commissione provinciale, queste regole sono entrate in vigore ma non sono ancora efficaci.

(ITALIA OGGI pag. 28 · 13-07-2018)