Il piano di razionalizzazione di Poste italiane che prevede il taglio di alcuni servizi in 13 comuni del Barese (Conversano, Turi, Noci, Acquaviva delle Fonti, Binetto, Cassano delle Murge, Gioia del Colle, Grumo Appula, Noci, Ruvo di Puglia, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Toritto) è approdato in parlamento. Ne danno notizia i parlamentari di Polignano, Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S).
IL QUESTION TIME
«In un question time davanti alla commissione trasporti della Camera dei Deputati comunicano i giovani onorevoli la nostra collega Arianna Spesotto ha sollevato la questione del contratto di programma 2015-2019 siglato da Poste italiane e Ministero dello sviluppo economico che ha portato al cosiddetto Piano di razionalizzazione che ha già coinvolto ben 86 paesi nelle province di Foggia (54), Brindisi (8) e Lecce (24) e riguarderà a breve ulteriori 39 località: nel Barese (13), nella Bat (4) e nel Tarantino (22)».
IN PUGLIA 125 CITTÀ
«Il totale complessivo affermano i parlamentari è di 125 Comuni pugliesi dove è stata introdotta o lo sarà a breve la consegna a giorni alterni della corrispondenza, dando il via alla chiusura di
«I DISAGI»
Per i due deputati «si tratta di una nuova ondata di tagli che dove attuata ha già prodotto – sottolineano – tonnellate di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell’Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi».
«IN CONTRASTO CON L’ UE»
Non solo, questo piano di riorganizzazione, che andrà a regime ad inizio 2018 e coinvolgerà 5.300 Comuni, contrasta con le norme comunitarie che obbligano gli Stati membri ad assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario come minimo cinque giorni lavorativi a settimana e che, solo in presenza di circostanze o condizioni geografiche eccezionali, sia ammissibile la fornitura per un numero inferiore di giorni. Profili di eccezionalità che sarebbero assenti dato che è dimostrato che la riduzione del servizio non dipende da particolari difficoltà nel raggiungere le località interessate bensì da un mero calcolo di convenienza economica».
GIÀ I PRIMI TAGLI Dei 125
Comuni pugliesi coinvolti, 86 hanno già subito i tagli. «A breve saranno interessati 13 comuni del barese». Annunciata una levata di scudi da parte dei sindaci dei comuni interessati. Un futuro dalle tinte fosche, quindi, per un servizio ritenuto fondamentale.
(LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO pag. X/XI · 02-11-2017)