Poste, l’utile cala prima del piano

Al netto delle partite straordinarie, l'utile operativo sarebbe invece salito Il business plan all'inizio del 2018.

Poste sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del piano industriale che sarà presentato al mercato all’inizio del 2018. «Prosegue l’attuazione delle linee strategiche e l’ approfondimento sul modello di business», ha spiegato l’amministratore delegato, Matteo Del Fante, commentando la trimestrale del gruppo chiusa con l’utile netto in flessione e ricavi in aumento rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso. In calo anche il risultato operativo, -1,7% a 1,1 miliardi.

Il gruppo ricorda, però, come i primi nove mesi del 2016 avessero beneficiato di una plusvalenza da 121 milioni legata alla cessione della quota in Vis a Europe. Quanto al periodo che si è chiuso a novembre pesano anche il venir meno dell’apporto di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale, ceduta a Invitalia, e alcuni accantonamenti messi a bilancio. Per questo l’utile ha subito una flessione del 10,3%, portandosi a 724 milioni.

Al netto di queste partite straordinarie l’utile operativo sarebbe stato invece pari a 1,2 miliardi mostrando una crescita del 18%. Sui conti dei nove mesi, ha fatto capire il cfo, Roberto Giacchi, hanno inoltre inciso i 161 milioni di perdite determinate dalla partecipazione in Alitalia (69 milioni la perdita netta), nel fondo Atlante e in alcuni fondi immobiliari.

Quanto ai ricavi, tra gennaio e settembre si sono attestati a 26,3 miliardi (+2%), trainati dal settore assicurativo e dal risparmio gestito che hanno contribuito per 19,5 miliardi (+3,9%). Bene anche le masse amministrate e gestite, in crescita del 2,5% a 505 miliardi, mentre calano i servizi finanziari (-3,1% a 4 miliardi) e i servizi postali (-2,5% a 2,7 miliardi). Risultato positivo, invece, per la logistica in crescita dell’ 8,8% e comparto nel quale proseguirà il processo di ristrutturazione.

Il piano in arrivo nei prossimi mesi avrà tra i punti qualificanti il rafforzamento delle partnership nel settore dell’ asset management e un aumento dei prodotti. «Per agevolare attuazione della nuova visione strategica abbiamo costituito una divisione Pagamenti, Mobile e Digitale con l’obiettivo di creare un polo d’offerta unico verso la clientela retail, business e Pubblica amministrazione», ha aggiunto Del Fante. Nessun cenno, invece, alla cedola. Poste si è limitata soltanto a un generico obiettivo di «massimizzare il total return» degli azionisti.

In borsa il titolo ha chiuso in calo dello 0,8% a 6,175 curo, in linea comunque con l’andamento generale di Piazza Affari.