CMP: Carenza di risorse e forti criticità operative

Questa O.S., raccogliendo i disagi espressi dalla categoria nonché le evidenti difficoltà riferite al buon andamento dei servizi, rileva le numerose problematiche che in atto si registrano presso il CMP.
Risulta infatti che le risorse che operano presso la struttura, rispetto al budget definito dall’ultimo Accordo tra azienda e OO.SS., sia in difetto di decine di unità. Un budget che peraltro si ritiene superato e bisognevole di necessaria integrazione se si considerano le nuove tipologie di prodotto, l’incremento delle conseguenti lavorazioni e l’esigenza delle performance qualitative richieste (vedi sviluppo del prodotto Pacco).

Grazie al ricorso sistematico di risorse CTD, la realtà è stata, seppure a malapena, “nascosta” ma adesso con la mancata riassegnazione di nuovi contingenti CTD la problematica è definitivamente esplosa.

Peraltro, per effetto della ben nota procedura gestionale aziendale, già da diverso tempo, tutti i PTL appartenenti alla RAM1 temporaneamente non idonei al recapito (a seguito di certificazione medica), vengono applicati presso la struttura di cui trattasi e ciò non ha fatto altro che aumentare il disagio dei lavoratori idonei che, ovviamente, devono sopperire alle involontarie inabilità rappresentate dai colleghi in distacco. Pertanto, in definitiva si ha: lavoratori inidonei che a seguito delle serie patologie accusate non possono essere applicati a tutti i servizi oltre a non poter ruotare regolarmente nei tre turni principali; Reparti di produzione ad alta specializzazione dove non viene più assicurata la qualità dei servizi per effetto di continue rotazioni e repentine variazioni di risorse applicate; enormi difficoltà operative in particolare nei Reparti di Posta Registrate e Accettazione Grandi Clienti, in questo caso non solo per assenza di adeguata formazione degli addetti ma anche per gli insostenibili carichi di lavoro assegnati.

Di estrema gravità è ciò che si registra presso la Sezione Trasporti dove non si riescono neppure a rispettare gli intervalli tra un turno e l’altro che, per norma contrattuale, non può essere inferiore ad almeno undici ore. I forti disagi dei lavoratori sono dettati soprattutto dal “superlavoro” a cui si è sottoposti, come viene dimostrato dalla gran quantità di ore di lavoro straordinario erogato, costringendo massacranti “tour de force” ad una categoria di lavoratori quotidianamente esposti ai rischi connessi alle lunghe percorrenze stradali.

Ma l’abnorme erogazione di ore di straordinario non riguarda solo il settore dei Trasporti, bensì tutto il personale applicato in tutti i Reparti del CMP e questo dato, da solo, palesa una evidente carenza di addetti proprio nella più importante e nella più strategica struttura di PCL in Sicilia.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)
(Originale firmato)


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