PCL: nuovo modello organizzativo. La CISL chiede incontro con l’azienda

La scrivente O.S. nel merito dell’implementazione del modello di recapito “Joint Delivery” che da oltre sette mesi regola le attività di Recapito nei Centri di Catania La Rena, Catania Rapisardi e Catania Ferrari, dopo attente e puntuali analisi ha rilevato quanto segue:

– Notevoli criticità soprattutto nel recapito del prodotto a firma: le notevoli e costanti giacenze che insistono sui Centri (per la gran parte Raccomandate, AG, Patenti, ecc.) dimostrano che, malgrado che gli addetti al recapito escono in gita in regime di saturazione (80/ 100 oggetti a firma per ciascuno, spesse volte oltre a quanto riportato sui rispettivi mod. 44R), si riscontrano migliaia di oggetti a firma giornalieri giacenti nei tre Centri.

– In ordine alla precedente problematica si nutrono forti e motivati dubbi rispetto ad un coerente dimensionamento delle rispettive risorse dei Centri e comunque una evidente errata valutazione dei flussi giornalieri, in chiara difformità rispetto al reale arrivo. Parimenti dicasi per quanto concerne l’arrivo della corrispondenza ordinaria. A questo proposito, al fine di rendere costruttivo e propositivo il confronto, si richiede la rilevazione ufficiale del dato di arrivo per ciascun Centro riferito agli ultimi mesi.

– Spropositato utilizzo di ore di straordinario, erogate soprattutto nella giornata del sabato: ad ulteriore riprova delle criticità evidenziate nei punti precedenti si tenta, spesso vanamente, di normalizzare le tempistiche di consegna invitando costantemente gli addetti ad effettuare prestazioni oltre l’orario d’obbligo. E’ evidente che tali condizioni potrebbero sussistere solo in presenza di impreviste emergenze, non certo nella pianificazione ordinaria dei turni di lavoro.

– Lavoro preparatorio e attività interne/T & T: emergono notevoli e diffuse difficoltà ad ultimare le attività nei tempi previsti dall’accordo in riferimento all’uscita dei PTL. L’assenza di spazi adeguati, soprattutto per la ripartizione e lo stoccaggio del prodotto voluminoso (Pacco) e il “risicato” numero di risorse applicate sono inoltre causa di disguidi e smarrimenti. Non vi è il tempo “fisico” utile a perfezionare le procedure di lavorazione (quadratura dei bilanci) con elevato rischio di incorrere in personali responsabilità. A tal proposito risulta che la maggior parte delle risorse ALI non sono state mai formate. In ogni caso, malgrado lo straordinario incremento del prodotto Pacco, l’introduzioni di nuovi processi e di nuovi turni di lavoro, nessun adeguamento è corrisposto circa il dimensionamento delle risorse ALI nei Centri. La problematica inerente la inadeguatezza dei luoghi di lavoro, più spiccata in talune realtà (CD Rapisardi e CD La Rena), incide decisamente sul regolare andamento dei processi e sulla qualità delle lavorazioni nella fase preliminare, oltre a costituire chiare violazioni delle normative in materia di sicurezza.

– Per quanto al punto precedente, non potendosi rispettare l’orario di uscita dei PTL fissato dall’Accordo (due ore dall’inizio del turno di lavoro) né tantomeno quello indicato sui rispettivi mod. 44R, risulta sempre più “compresso” il tempo da dedicare al recapito ed assolutamente insufficiente al fine di ultimare le consegne (alimentandosi ulteriore giacenza). Di contro, andrà a pesare in termini di produttività, la forzata inoperosità dei PTL in attesa della consegna del prodotto a firma.

– Risulta altresì fondamentale il riequilibrio dei carichi di lavoro sulle Linee di Base riferito soprattutto all’eccessivo numero degli oggetti a firma riportato nei rispettivi mod. 44R. La prossima implementazione di nuove Linee Business potrà, in parte, “dare respiro” al recapito dei Pacchi ma non compensa l’evidente necessità di un incremento di nuove Linee di Base.

– Per tutto quanto precede altresì, diventa inattuabile l’istituto dell’”Abbinamento” ed un fruttuoso impiego della “Zona Baricentrica”.

– Insufficienza di automezzi, indispensabili per la Linea Business. E’ imprescindibile dotare di auto tutte le risorse applicate alla strategica articolazione LB che, peraltro, attende ancora la specifica formazione assicurata dall’azienda. I volumi sempre più consistenti del prodotto Pacco e soprattutto le dimensioni degli stessi, non possono essere oramai fronteggiati dal PTL della linea di base, a volte costretto a ripetere più volte il percorso dal Centro alla zona per l’impossibilità di contenere fisicamente l’oggetto nel mezzo, con rischi sempre più alti per la sicurezza. E’ evidente che, ripetendo più volte il percorso, sarà sottratto altro tempo all’attività stessa di recapito.

– Assenza di tavoli di lavoro per le Linee Business: la problematica, che appare sottovalutata, è causa di ulteriore perdite di tempo per gli addetti che, quotidianamente, sono costretti ad arrangiarsi in postazioni improvvisate (casellari LdB provvisoriamente liberi, appoggi di fortuna, tavoli dei capisquadra, ecc.) che non consentono l’instradamento degli oggetti e l’organizzazione in genere delle consegne. In molti casi gli oggetti vengono poggiati e smistati sul pavimento, condizione che obbliga gli addetti ad operare contro ogni norma relativa alla sicurezza (movimenti innaturali del corpo) e all’igiene del posto di lavoro. Infine nessuna rotazione oraria delle risorse titolari delle LB contrariamente a quanto era stato assicurato dall’ azienda.

Per quanto sopra esposto e per quanto dovesse ancora emergere in conseguenza delle descritte problematiche, si chiede opportuna convocazione come stabilito dall’Art.5 dell’Accordo del 8 febbraio 2018.


Scarica pdf