Filiale Catania Uno: linee guida disattese su pianificazione ferie

A pochi giorni dalla diffusione delle “Linee Guida” per la pianificazione delle ferie dell’anno in corso, emergono le prime contraddizioni, assistendo ai “soliti” tentativi di cambiare, in corsa le regole del gioco e, sarà un caso, i tentativi provengono sempre dalla Filiale di Catania Uno.

Premesso che, per GO, nulla è cambiato rispetto al passato visto che si arroga della facoltà di “governare” in solitudine la pianificazioni delle ferie, al contrario di ciò che recita la citata disposizione aziendale che, in questo caso, coinvolge anche la struttura RU.

Ciò detto, nulla alla fine si avrebbe da eccepire se non si verificassero, nella sostanza, le strane interpretazioni che in quel ruolo si danno a delle chiare linee operative che devono essere solo applicate e non “decodificate”.

Accade infatti che, in qualche UP della Filiale Uno, i lavoratori (OSP) non possono programmarsi le proprie ferie estive entro le scadenze che la stessa azienda ha fissato perché al DUP sono stati di fatto imposti i periodi e le relative disponibilità per le risorse dell’Ufficio e che nessuno poteva pianificare ferie se al contempo non si garantivano almeno tre risorse da destinare ad eventuali distacchi nel periodo di cui trattasi. Come dire che si è bloccato tutto, escludendo a priori ogni diritto contrattuale ai lavoratori e togliendo di fatto ogni autonomia gestionale al DUP rispetto alle necessità operative ed organizzative del proprio Ufficio.

Altresì risulta che, per quanto riguarda le ferie dei DUP, ad ognuno di loro pare che, prima di chiedere anche un solo giorno di ferie, negli UP sprovvisti di collaboratore DUP, viene obbligato a “cercare da se”, per i vari Uffici della Filiale, la risorsa per la propria sostituzione pena il netto diniego della richiesta.

Ovviamente il tutto comunicato verbalmente e accompagnato dai soliti e ormai noti modi arroganti e coercitivi che non aiutano affatto ad ottenere un riscontro di possibile collaborazione rispetto alle oggettive difficoltà.

Il confronto al tavolo regionale sulla programmazione delle ferie non ha dato esiti condivisi e malgrado ciò l’azienda, in maniera unilaterale, ha diramato delle precise linee guida che a loro volta vengono interpretati dai preposti sui territori in funzione dei raggiungimento dei budget personali. In mezzo però ci sono i lavoratori che subiscono l’ennesimo tentativo aziendale in questo caso volto a negare il fondamentale diritto al riposo “finalizzato al reintegro delle energie psicofisiche”. Non finalizzato ad altro.


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