COI 13: imponente mole di attività e controlli per i DUP

E venne infine la COI 13 del 22 gennaio 2018.

Con sconcertante crudezza, unita ad altrettanta sconcertante naturalezza, l’Azienda decide di fare il sunto (per difetto, per carita’, ce lo ricorda pure…) delle attività di controllo che stanno in capo ai Dup e (per chi li ha) ai Collaboratori.

Attività di controllo giornaliere e periodiche ai soli fini di conformità operativa/sicurezza, perché i capitoli “controlli sulle attività commerciali”, sulla COI n. 13 del 22 gennaio, non sono neanche contemplati.

Ciò nonostante una mole di attività e controlli talmente imponente che hanno dovuto elencarla in caratteri microscopici pur di farla entrare nelle due facciate dell’allegato alla COI.

Una quantità di controlli tale da lasciare storditi, solo a leggerli.

E non che i dup non immaginassero cosa avessero “sul capo” ogni qualvolta alzavano la saracinesca della bottega (anche prima di alzarla…), ma vedere riassunti (per difetto) in questo modo, compiti ed attività di controllo giornaliere, da’ loro la misura del livello di considerazione che esiste in azienda per le figure apicali degli UU.PP.: ZERO.

Perché la COI in questione di fatto scarica tutte le responsabilità a queste due figure, con tanto di firma!

Da’ il senso dell’abbandono nel quale è relegata la categoria, di un metodo (se così si può chiamare), che dilaga in ogni ramificazione aziendale. Quello dei diktat a prescindere… dai mezzi a disposizione, dal personale assegnato, dai ruoli, dal tempo lavorativo. Dell’impossibilità ad adempiere e, anche il dup più organizzato, è costretto a tralasciare qualcosa che naturalmente si traduce in automatiche fustigazioni di natura disciplinare!

Come ai tempi degli antichi faraoni si dettano le volontà aziendali: “così sia scritto, così sia fatto”. Punto.

All’epoca c’erano gli schiavi…E oggi? I DUP e figure di livello B, ma non solo!

Da tempo affermiamo l’impossibilità ad assolvere ai compiti, alle responsabilità che sui DUP vengono concentrate.

Ecco, questa COI, nella sua imperfetta (sempre per difetto…) volontà di riassumere, di indicare con piglio prescrittivo, da’ il senso, pieno, dell’incapacità aziendale a saper distribuire compiti e responsabilità. A ripensare in maniera moderna ed attuale alla struttura organizzativa degli UU.PP, a nuove figure professionali che sappiano assumere parte di compiti e responsabilità oggi concentrate su di un UNICA figura professionale. E che lo facciano a pieno titolo.

No! Nel deserto di idee e di progetti che, ormai da decenni, attanaglia questa azienda, si caricano come muli, oltre ogni umana capacità sempre e solo chi opera a contatto con problemi e responsabilità civile, penali, patrimoniali, etici, morali.

Chissà, allora, se la semplice lettura delle “quattro” cosucce che vengono ricordate dalla coi ai dup/coll. (ai soli fini della conformità, è bene rimarcarlo) possa illuminare la mente di qualcuno deputato a “scaricare” altre responbilita’ ai Dup ed ai collaboratori. Magari si sta esagerando?

Che se sommiamo alle “quattro” cosucce di cui sopra anche le altre “quattro” cosucce richieste per il commerciale, aggiungiamo, per la gestione del personale, della clientela, ferie, reclami, sicurezza, incontri pomeridiani, webconference ecc.ecc. occorrerebbe allungare la giornata di altre 24 ore ed assumere i Supereroi della Marvel, non i comuni esseri umani!

E cosa dovrebbe controllare un Dup se, come spesso accade, rimane da solo in ufficio? Oppure un mono-operatore di Liv. C, controllare di se stesso?

Ci auguriamo davvero che qualcuno, in azienda, rifletta seriamente sulla questione, giunta ad un punto di palese insostenibilità.

Che si rifletta sulla necessità di una svolta nella VISIONE DELL’UP, dei compiti e delle responsabilità da spalmare e non da concentrare, della necessità di organici coperti, di nuove figure professionali, di una EQUA redistribuzione delle responsabilità che, oggi, stanno uccidendo una categoria.

Una condizione insostenibile ed inaccettabile!

Ed è tempo, in assenza di segnali importanti da parte aziendale, di avviare una vertenza specifica su questi temi! Una vertenza troppo a lungo rimandata.

Il tempo è davvero abbondantemente maturo!

Distinti saluti.
Palermo lì, 30 Gennaio 2018

IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL SICILIA
Giuseppe Lanzafame


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