Problematiche irrisolte: si apre la vertenza

Poste: nessuna risposta alle serie problematiche dei lavoratori siciliani
Solo eccedenze di risorse!
Alcune province escluse dalla trasformazione dei part time,
mobilità provinciale e regionale
Preannunciano iniziative a sostegno della vertenza

In data odierna si sono esperite le procedure di cui all’art.17 del vigente CCNL riguardante i Conflitti di Lavoro aperti dalle scriventi lo scorso 19 giugno. Ancora una volta, rispetto ai contenuti discussi, l’azienda non ha fornito alcun elemento utile a risolvere, seppure in parte, le problematiche esposte, manifestando ferma chiusura ad ogni tentativo di conciliazione.

Le scriventi pertanto ribadiscono, in ambito MP, il persistere di una grave e diffusa carenza di risorse, in particolare, di ruolo OSP che rimane la causa scatenante di una gestione complessiva degli Uffici Postali fuori da ogni accordo e da ogni regola, con pesanti ricadute sui lavoratori. La problematica, tra l’altro, si acuisce in corrispondenza delle ferie estive sancite dal CCNL e dai recente Accordi in materia che, in tali condizioni, diventano inapplicabili. Di fatto l’Azienda, superando d’imperio ogni necessità riferita alla categoria, riafferma la volontà di perseguire unicamente i propri obiettivi in totale assenza di trasparenza, rispetto delle normative e delle “persone”. Non è più tollerabile che l’attenzione, anche se minima, venga rivolta unicamente verso gli Uffici con sistema di “Gestore Code” allo scopo di dimostrare effimere efficienze a “qualcuno” e nella speranza di riscuotere un premio; né consentire che il perenne distacco di personale, anche da un comune all’altro, venga considerata una normalità e non una continua esigenza. Nel frattempo l’Azienda si dimentica dell’Accordo che fissa almeno due OSP con UP con Responsabile Quadro ed almeno un’OSP con UP con Responsabile B e, nemmeno tra le righe, obbliga i DUP a svolgere attività non proprie del ruolo. Altresì, le “attività” di pressione svolte attraverso le minacce, finalizzate ad incentivare la vendita di prodotti finanziari, non accennano a placarsi ed ogni “capo” si arroga il “diritto di insulto” nei confronti del diretto sottoposto oltrepassando spesso, nei modi e nei termini, ogni senso di rispetto e di decenza verso la persona. Infine si ritiene becero oltre che inaccettabile sostenere il risparmio e quindi il profitto sulla pelle dei lavoratori, ovvero anche quando riferiti alla sicurezza dei dipendenti e alla salubrità dei luoghi di lavoro.

In ambito PCL, con le riorganizzazioni in corso e con il sovrapporsi di nuovi modelli rispetto ad altri, il caos regna sovrano e, anche in questo caso, si riverbera negativamente sui lavoratori: sono saltati tutti gli accordi in tema di orario di lavoro assecondando gestioni “autonome” e diverse da un Centro all’altro; persistono le carenze in tema di sicurezza dei mezzi e di salubrità degli ambienti di lavoro. In assenza di una seria programmazione delle ferie, si registra un utilizzo dei CTD spesso contro ogni regola connessa all’orario di lavoro mentre, alle lavorazioni interne, in assenza di risorse, vi si applicano i Responsabili e i Capisquadra sottratti ad altre tipologie di incarichi e di lavorazione. I contingenti di CTD previsti per il 2018 risultano numericamente irrisori rispetto ai fabbisogni e, nel tentativo di sopperire alle carenze strutturali, si utilizzano metodi “autoritari e vessatori” nei confronti dei Responsabili dei Centri. Forti criticità anche nei CMP dove la carenza di risorse sia rispetto ai fabbisogni sia a fronte della mole di lavoro (vedi prodotto Pacco in forte incremento) è causa di disagio tra i lavoratori oltre che di assenza della qualità dei servizi.

Gli enormi quantitativi di ore di straordinario e di monte ore che, sia in MP che in PCL, viene erogato giornalmente (il più delle volte obbligato) serve ormai solo a sfiancare e a sfiduciare ancora di più la categoria, ormai stanca di dover convivere con un clima di eterna emergenza che si respira in tutti gli ambiti e in tutti i luoghi di lavoro. La mancata conversione in Full Time di un congruo contingente di lavoratori in regime di Part Time, in siffatto contesto, la si ritiene un’occasione perduta oltre che per i lavoratori anche per l’Azienda e per la tenuta della qualità dei servizi. Per i motivi sopra esposti e soprattutto per la mancata azione risolutrice dell’Azienda, le OO.SS. scriventi preannunciano le iniziative che saranno ritenute opportune a sostegno della vertenza testé rappresentata.

Palermo, 27-06-2018
LE SEGRETERIE REGIONALI

CISL Slp
CGIL Slc
FAILP CISAL
CONFSAL
UIL Poste
UGL


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