Ancora pressioni sulla fruizione delle ferie. Disattesa ogni regola contrattuale

Prosegue incessante la scorretta azione aziendale volta ad obbligare i lavoratori alla programmazione delle ferie, secondo criteri assolutamente sconosciuti alle vigenti regole contrattuali. Recentemente, infatti, è stata emanata una disposizione con la quale si impone una programmazione da inserire in TM light tassativamente entro il 5 gennaio 2018 contenente, peraltro, precise modalità operative che annullano di fatto il sistema normativo in tema di godimento delle ferie.

Nello specifico, non è mai stato sottoscritto che:
– Per coloro che residuano al 31 dicembre ‘17 giornate di ferie relative al 2017 stesso, la pianificazione delle ferie dovrà consentire, entro il 31 marzo 2018, il totale smaltimento del pregresso + 6 giorni dell’anno 2018.
– Per coloro che non residuano al 31 dicembre ’17 ferie relative al 2017, la pianificazione delle ferie dovrà consentire lo smaltimento di 6 giorni nel periodo gennaio-marzo.
– Le programmazioni devono essere effettuate entro il 5 gennaio 2018.
– I DUP devono richiedere per iscritto la programmazione o fare apporre firma di presa visione della
disposizione ( … strumento di ricatto fine a se stesso!).

Appare superfluo ricordare che l’art. 36 del CCNL comma VIII specifica che l’azienda, oltre ad assicurare 2 settimane continuative nel periodo 15 giugno-15 settembre, assicura su richiesta del dipendente, una ulteriore settimana nel periodo 15 gennaio-15 aprile (continuativa). Inoltre il comma XII puntualizza che, in caso non sia stato reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell’anno, le stesse potranno essere fruite entro il primo semestre dell’anno successivo.

In definitiva, ancora una volta, viene del tutto stravolto lo spirito della normativa contrattuale che non considera affatto un supposto “raggiungimento degli standard qualitativi, commerciali e gestionali” a cui fa riferimento la disposizione di cui trattasi, piuttosto presuppone un diritto del lavoratore finalizzato ad un “reintegro di energie psico-fisiche” (testuale).

Al contrario, le ferie, sono state di fatto assoggettate al raggiungimento di un obiettivo aziendale che non solo non tiene conto delle necessità individuali del lavoratore ma, in aggiunta, si realizza una insostenibile “pressione” sulle persone spesso esercitata attraverso scorrette forme di ricatto, che compromette inesorabilmente la vita privata dei lavoratori e delle rispettive famiglie.

La fruizione “coatta” delle ferie e l’imposizione dei periodi e persino dei giorni lungo l’arco dell’anno, è ormai assurto a grave problematica sul territorio e non tiene conto neppure delle esigenze organizzative degli Uffici, di norma, in capo ai DUP. I risicati organici, le improvvise defezioni a causa di malattia, l’aggravio di lavoro che si riversa sui lavoratori che rimangono in servizio. abbandonare gli Uffici nell’eterna emergenza, “azzerare” i congedi ben prima della fine dell’anno e costringere i lavoratori a richiedere aspettativa non retribuita per impreviste necessità, avvelenare il clima degli Uffici alimentando confronti e scontri tra lavoratori, spezzare gli equilibri di “squadra”, annullare le prerogative di coordinamento dei DUP, sono solo alcune delle ripercussioni a cui si assiste giornalmente. E l’argomento “ferie” sembra l’unico a riscuotere interesse, presso la Filiale, rispetto a tutte le altre questioni che attengono alla puntuale operatività degli Uffici, dall’applicazione delle risorse, ai continui distacchi, alla sicurezza, alla corretta vivibilità.

Proprio in occasione della firma del nuovo CCNL, il tema di cui trattasi è stato fortemente evidenziato dalle parti e presto sarà oggetto di un apposito tavolo di trattativa. Ma sarà tempo sprecato visto che la questione appare a Catania già superata, merito dell’arrogante modalità gestionale attuata sul territorio, sprezzante delle regole e delle persone.

La scrivente si riserva gli opportuni interventi nel merito.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


Scarica pdf