«Il futuro delle Poste non può non passare attraverso la grande crescita nel mondo dei pacchi dovuta all’e-commerce». Lo ha affermato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, in audizione alla Camera. «Si apre un mondo in cui andiamo a continuare gli investimenti già fatti dall’azienda, ci confrontiamo con operatori globali molto strutturati. Abbiamo capito quello che è il futuro», ha aggiunto. Del Fante ha inoltre precisato meglio i tempi per la presentazione del nuovo piano industriale, che dovrebbe arrivare tra «dicembre e gennaio».
In occasione dell’audizione il manager ha anche riconosciuto il valore del piano impostato dal predecessore, Francesco Caio. Quel piano industriale, ha detto, «ha fatto ripartire l’azienda in modo virtuoso, sta a me proseguire quel percorso».
La prosecuzione del percorso continua a passare attraverso la razionalizzazione della rete degli uffici postali, che già aveva sollevato molte polemiche durante la precedente gestione. «Stiamo cercando di valutare quelle sovrapposizioni estreme, usando una metodologia comune nel settore bancario -ha spiegato -. Misuriamo ciascun ufficio postale con un raggio vario (300-500 metri-un chilometro), vediamo quali uffici ci rientrano e valutiamo se quegliuffici nelle province non presentino sovrapposizioni. Lì non escludiamo potenziali riduzioni della nostra presenza», ha spiegato.
A proposito dei fondi immobiliari finiti in default e collocati dalla rete di Poste nel 2002 e nel 2005, Del Fante ha ricordato che in un caso la società «si è fatta carico nonostante non fosse una nostra responsabilità (visto che esiste un gestore)».Riguardo alla proposta di rimborso fatta da Poste agli investitori, «abbiamo una casistica limitata del numero di clienti che hanno richiesto l’adesione al tavolo di conciliazione. Solo m italiani hanno ritenuto cioè che la proposta di Poste non fosse soddisfacente», ha chiosato.
Per quanto riguarda il fondo Europa Immobiliare, ha spiegato, «non è ancora andato in scadenza, aspettiamo la scadenza per valutare quello che è il valore finale di quell’investimento e poi decideremo quali azioni mettere in campo per i risparmiatori».
(IL SOLE 24 ORE pag. 37 · 15-11-2017)