Pcl/logistica Catania. Regole, accordi, etica, annullati

Come nostra consuetudine, anche in occasione dell’ennesima riorganizzazione del settore P.C.L., la nostra Organizzazione Sindacale ritiene doveroso informare tutti i Lavoratori anche attraverso assemblee sui luoghi di lavoro sugli accordi sottoscritti con senso di responsabilità, trasparenza e coerenza.

Da tempo, in P.C.L., abbiamo segnalato con puntualità disfunzioni, anomalie e criticità a ogni livello gestionale. Tuttavia, troppo spesso, le nostre segnalazioni sono rimaste senza alcun riscontro, come se i problemi potessero risolversi ignorandoli. Abbiamo sempre seguito un modello di confronto costruttivo, ritenendo che solo una gestione organizzata e condivisa possa garantire il buon funzionamento dell’intero comparto.

È un dato di fatto che la logistica rappresenti il cuore pulsante del business del Cs, ma constatiamo con preoccupazione una tendenza aziendale a separare artificialmente i due ambiti: Cs e Recapito.

Come diciamo da tempo e lo ribadiamo oggi con forza:

“Senza una vera riforma della logistica,
non potrà funzionare nemmeno il recapito.”

Logistica: Le criticità non solo persistono, ma si aggravano di giorno in giorno. Elenchiamo, ancora una volta, le principali:

  • Spazi del centro totalmente inadeguati e non a norma;
  • Oltre l’80% del personale presenta limitazioni fisiche e operative;
  • Figure di middle management (capi squadra, specialisti, capi reparto, responsabile centro A1) impiegate in mansioni inferiori, svilendo ruoli e competenze;
  • Sicurezza carente, quando non del tutto assente;
  • Pressioni indebite, forzature, imposizioni fuori da ogni regola che compromettono gravemente il clima aziendale.

Gli accordi e i verbali sottoscritti anche a seguito dei sopralluoghi RLS sono rimasti lettera morta.

Con l’esplosione dell’e-commerce e dei prodotti di valore, il centro necessita urgentemente di risorse qualificate, formate e idonee alla movimentazione dei pacchi. È una richiesta che avanziamo nell’interesse dell’Azienda stessa, dei Lavoratori e della qualità del servizio. Servono soluzioni immediate, concrete e non più rinviabili.

Recapito: Senza una logistica efficiente, il recapito non può che fallire. Gli accordi prevedono una corretta e puntuale distribuzione del prodotto in arrivo dal Cs, ma la realtà è ben diversa: il tanto decantato “pacchetto al portalettere”, semplicemente non esiste.

Oggi si registrano quotidianamente:

  • Corse straordinarie imposte come regola;
  • Ritardi costanti negli orari di arrivo del prodotto;
  • Partenze dei portalettere fuori orario;
  • 44r sistematicamente ignorati;
  • Zone di recapito troppo vaste e ingestibili nei tempi previsti;
  • Mancanza cronica di mezzi, auto e palmari, con conseguente aumento del rischio di sanzioni disciplinari ingiuste.

Il risultato? Un clima di lavoro sempre più pesante e deteriorato.

In questo contesto di disorganizzazione, noto e tollerato dalla dirigenza, assistiamo a episodi inqualificabili: alcuni responsabili – pochi, ma ben noti – si comportano come “sceriffi della sala recapito”, imponendo un clima di paura, con minacce, pressioni e rimproveri pubblici che offendono la dignità dei lavoratori e minano i rapporti di rispetto reciproco.

Questi atteggiamenti sono inaccettabili e vergognosi. La dirigenza non può continuare a fingere di non vedere. Chi esercita ruoli di responsabilità deve saper guidare, non opprimere. Chi adotta simili comportamenti, probabilmente dovrebbe cambiare mestiere.

Il rischio di un ulteriore deterioramento del clima aziendale è ormai altissimo. Serve un cambio di rotta immediato e concreto.

Attendiamo risposte tempestive da parte dell’Azienda. In mancanza di riscontri reali e verificabili, la nostra Organizzazione Sindacale assumerà tutte le iniziative necessarie, in ogni sede, a tutela dei lavoratori e della dignità del lavoro.

Catania, lì 09/10/2025

Il Segretario Provinciale

Grasso Carlotta


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