La scrivente OO.SS intende portare all’attenzione dell’Azienda alcune criticità rilevate e segnalate dai Lavoratori, specialmente dagli addetti alla produzione Mp e Pcl, in merito alle modalità ed agli effetti delle ispezioni interne (i cosiddetti Audit), che stanno suscitando crescente disagio tra molteplici figure aziendali, quali: i Preposti degli uffici postali, i Direttori di recapito, gli sportellisti, i portalettere e tante altre figure di riferimento direttamente coinvolte, quali, SCM, SCF, SCI, Collaboratori, etc. etc.
Pare doveroso sottolineare come il rispetto delle normative e della policy aziendale da parte dei Lavoratori e il sistema di controllo adottato dall’Azienda rappresentino strumenti fondamentali per garantire la sicurezza, la qualità dei processi e la conformità agli standard richiesti. Proprio per questo, le attività di verifica interna, se gestite in modo costruttivo e collaborativo, possono diventare un valore aggiunto per il miglioramento continuo, favorendo il raggiungimento degli obiettivi aziendali e il benessere collettivo.
Negli ultimi anni, però, e lo notiamo con crescente apprensione, i sistemi di ispezione e verifica interna sono stati progressivamente strutturati in modo da assumere un carattere eccessivamente rigoroso, con un approccio che viene percepito dai Lavoratori non come uno strumento di miglioramento continuo e di supporto, ma come una procedura finalizzata al controllo rigido e punitivo. I provvedimenti
disciplinari sono aumentati considerevolmente. Tale percezione ha generato un clima lavorativo poco sereno, caratterizzato da paura e sconforto da parte di tutto il personale coinvolto.
Le ispezioni risultano infatti eccessivamente complesse, basandosi spesso su criteri interpretativi poco chiari e che lasciano ampio margine alla discrezionalità. Questa situazione finisce inevitabilmente per penalizzare i Lavoratori, i quali, si trovano ad operare con l’angoscia di possibili contestazioni e provvedimenti disciplinari, piuttosto che con la motivazione di migliorare le proprie performance.
Particolarmente danneggiata la categoria dei Portalettere. Nonostante le palesi difficoltà e la perenne disfunzione organizzativa, si continua a “punire” il Lavoratore con provvedimenti disciplinari che inficiano persino sulle “tasche” delle Persone e delle famiglie (premi, carriera, etc.); richiami che diventano motivo di offesa e di paradosso. Piuttosto che essere premiati per le grandi difficoltà che quotidianamente si affrontano, ci si accanisce anche sulla “pagliuccia”. Un contesto demotivante per il Lavoratore.
I Preposti e i Direttori, figure chiave nel garantire il rispetto delle normative e il buon andamento dei processi, sono oggi sottoposti a un sovraccarico di responsabilità. Gli obblighi normativi e organizzativi a loro carico, le responsabilità oggettive e soggettive, sono divenute tali da rendere estremamente difficoltoso adempiere ad ogni compito aumentando il rischio di errori involontari, e minandone la serenità.
E’ condiviso a tutti i livelli che le modalità attuali di conduzione degli Audit interni contribuiscono inoltre a generare un clima di tensione e insicurezza oltre ad alimentare l’ansia di essere coinvolti in eventuali rilievi o contestazioni che compromette l’ambiente lavorativo mettendo a rischio la qualità del lavoro e il rispetto delle normative.
Alla luce di quanto sopra esposto, si richiede all’Azienda di rivedere le modalità di conduzione degli Audit interni, al fine di renderli strumenti costruttivi di supporto e miglioramento, evitando che diventino un fattore di pressione psicologica sui lavoratori, definendo criteri di ispezione chiari e condivisi, che riducano al minimo l’ambiguità interpretativa, garantendo così un’applicazione equa e oggettiva delle normative.
Ridurre il carico burocratico che preme su Preposti e Direttori, anche attraverso una semplificazione degli adempimenti richiesti e una maggiore digitalizzazione dei processi (sono ancora molti i margini di miglioramento); promuovere un dialogo costruttivo tra i responsabili delle ispezioni e i Lavoratori coinvolti, in modo da creare un clima di collaborazione e fiducia; organizzare sessioni formative mirate che possano supportare i Lavoratori, fornendo loro strumenti operativi concreti e aggiornamenti costanti.
Riteniamo fondamentale costruire un ambiente di lavoro che promuova il rispetto delle normative senza compromettere il benessere psicofisico dei Lavoratori e la qualità delle relazioni professionali.
Catania, lì 14/01/2025
Il Segretario Territoriale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso