La situazione è grave! La scrivente OO.SS. denuncia la cronica e persistente carenza di personale venutasi a creare negli uffici postali della nostra provincia. Una situazione che sta degenerando al punto di creare significativi disservizi e problemi, non soltanto ai lavoratori ma anche e soprattutto nei confronti della clientela.
Da tempo ormai negli uffici postali si assiste ad una continua riduzione di personale, dovuta a mancato “turn-over”, ad assenze per lunghe malattie, diritti di legge, etc. etc. e questa carenza ha naturalmente provocato un notevole aumento del carico di lavoro per i dipendenti rimasti in servizio, costretti a gestire un numero sempre crescente di mansioni ed a fronteggiare l’insoddisfazione quotidiana e rabbiosa dell’utenza.
E’ una condizione che a cascata grava su tutte le risorrse dell’ufficio postale ed ancor di più sui Dup, capri espiatori a cui attribuire responsabilità e colpe di tutto quello che non va. Ancor più grave è la situazione del Direttore di livello B. Sempre solo!
Il mancato rispetto degli accordi sta portando a conseguenze disastrose per il Dup B, costretto nella maggior parte dei casi a gestire l’ufficio in solitudine, senza alcun operatore di sportello e fronteggiando un’utenza che di queste differenze tra cluster di uffici non sa niente ma che pretende nello stesso tempo, giustamente, un servizio adeguato al pari di qualsiasi altro ufficio postale.
Al cliente non interessano le scuse. Spetta all’Azienda trovare le soluzioni.
Andare avanti in queste condizioni è diventato impossibile. In qualche caso, addirittura, ci sono uffici scoperti, senza il titolare di livello B. Ed anche quando, in rari momenti, arrivano i distacchi, rimane pur sempre un disordine ed un cattivo funzionamento generale, in quanto non si può lavorare sempre con risorse diverse. Si rallenta tutta la gestione di un ufficio postale con queste continue sostituzioni.
Problema nel problema; risulta evidente come in tale contesto e con questa fotografia non sia applicabile il progetto Hub & Spoke. Un progetto che ha come base portante il “dialogo” tra gli uffici di uno stesso bacino e lo scambio di risorse per garantire servizi più efficienti. Ad oggi non esistono le condizioni, né tantomeno le risorse per attuarlo.
Quanto sopra, tra l’altro, aggrava ancor di più la condizione dei lavoratori esposti, in quanto sempre più a rischio di subire procedimenti disciplinari per errori e responsabilità che diventano difficili, se non impossibili, da gestire in questa situazione.
Sono troppe le incombenze e le responsabilità a carico di un ufficio postale. Il preposto, da solo, non può più affrontare questo contesto.
Rispettare gli accordi sottoscritti è un dovere contrattuale, civico, morale e di responsabilità. Gli uffici con cluster di A2 necessitano di almeno 2 operatori di sportello (oltre il Dup) e gli uffici con cluster B di almeno 1 operatore di sportello (oltre il Dup).
La costante pressione e la mancanza di risorse adeguate stanno creando un clima lavorativo negativo, con un crescente senso di frustrazione tra i dipendenti. Dall’altra parte, i clienti, subiscono lunghi tempi di attesa per le operazioni allo sportello, con un conseguente aumento delle lamentele, compromettendo la fiducia della clientela verso Poste taliane.
La qualità complessiva dei servizi offerti sta mettendo a rischio l’immagine dell’Azienda. Chiediamo, quindi, un mirato intervento risolutivo per ripristinare gli organici, e garantire un livello di servizio quantomeno adeguato.
Catania, lì 29/08/2024
Il Segretario Provinciale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso