Problematiche Mercato Privati, uffici postali… e non solo

Giungono dai territori numerose segnalazioni ed altrettante richieste d’aiuto da parte di lavoratori costretti ad operare quotidianamente in condizioni di assoluta emergenza ed in stato di abbandono.

Nello specifico, facciamo riferimento alla categoria dei Direttori degli uffici postali della nostra provincia, obbligati a prestare servizio sempre, a qualsiasi costo, in qualunque condizione, senza alcun supporto e senza la minima considerazione, per la Persona in primis, ma anche per la clientela.

Si verifica, infatti, che i Dup degli uffici operino costantemente in mancanza di personale e, soprattutto negli uffici di livello B, si trovano con troppa frequenza a dover operare in condizioni di assoluta emergenza, lasciati anche per numerose giornate a lavorare da soli in ufficio, senza alcun supporto da parte della filiale, totalmente in balia di se stessi.

Aprire un ufficio postale al pubblico in queste condizioni è deleterio per l’immagine dell’Azienda e rischioso per il lavoratore di turno che, ribadiamolo… da solo… è obbligato a gestire alla meno peggio l’utenza, offrendo un servizio naturalmente scadente, inventando escamotage diversi ogni giorno, anche soltanto per recarsi ai servizi igienici.

Il Dup è quindi indotto a subire tutte le lamentele e lo sfogo dei clienti che, spaesati, si trovano davanti a questa situazione, a tratti imbarazzante. Il tutto senza considerare i rischi legati alla sicurezza nelle diverse e delicate fasi della giornata.
Per non parlare di un possibile malore.

Molti uffici postali di livello B sono considerati dall’Azienda alla stregua degli Up Monoperatore. Niente di più sbagliato, soprattutto in considerazione del fatto che non si tiene conto di un fattore estremamente importante: il territorio di ubicazione dell’ufficio di riferimento ed il volume dei clienti giornalieri. E’ inutile girarci intorno: mancano operatori di sportello!

Tra le altre cose, per alimentare una realtà già abbastanza negativa, persiste la scelta aziendale di tener chiusi alcuni uffici postali, qualcuno definitivamente (e non se ne percepisce la motivazione), altri a giorni alterni… ormai da 3 anni. Gli uffici aperti al pubblico, invece, sono accomunati tutti dalle medesime condizioni di emergenza, carenza di personale ma… con l’aggravante tecnica della dismissione degli ups (gruppi di continuità) che comporta l’interruzione delle attività al minimo sbalzo di corrente, con tutti i rischi e le criticità che ne conseguono.

A farne le spese sono sempre e solo i lavoratori… soli e con difficoltà a gestire persino i propri diritti; ovvero, sembra che quasi dia fastidio all’Azienda “l’assenza per diritto”, ovvero quella regolamentata dalla Legge: congedi parentali, legge 104, ferie, etc. etc. Tutti diritti inalienabili per i lavoratori e che, anzi, andrebbero gestiti perfino meglio, soprattutto in riferimento alle ferie programmate (dai Lavoratori e non dall’Azienda)… ci sono degli accordi in merito e la scelta delle giornate di riposo non è a gestione aziendale.

Anche il tema della formazione fa acqua da tutte le parti… la formazione è precaria, non organizzata e inefficace. I lavoratori che possono, fanno a gara per andar via, ed i pensionamenti sono ormai senza alcun controllo, con uscite sempre più frequenti… a fronte di sostituzioni del tutto assenti. La carenza non può far altro che peggiorare.

E’ diventato insostenibile gestire il peso di queste scelte da parte di tutti i lavoratori. Le persone sono abbandonate a se stesse ed in queste condizioni di stress ed ansia i rischi si moltiplicano. La nostra O.S. ritiene necessario un intervento risolutivo in merito. I Lavoratori sono stanchi, il servizio è scadente.

Il Segretario Territoriale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso


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