Uffici nel caos. L’azienda obbliga le ferie e ne decide anche i periodi

La questione riferita al tema della fruizione delle ferie, per i lavoratori degli Uffici Postali, è ormai divenuta una vera e propria problematica, causa di accesi confronti, di malessere, di caos, di errate interpretazioni. Negli Uffici Postali ormai non si parla d’altro, altro che obiettivi commerciali!
Un diritto certo, nato a vantaggio del reintegro psico-fisico del lavoratore (art.36 CCNL), viene stravolto in “dovere” o meglio in obiettivo (economico per qualcuno) che, sulle spalle di altri, deve essere raggiunto a tutti i costi, superando ogni regola sia sancita che di buon senso.
E nella affannosa corsa verso il traguardo si sono persi di vista ruoli, funzioni e prerogative, specie quelle attribuite ai DUP che invece, nella fattispecie, rappresentano quasi un ostacolo, una controparte resistente al progetto di interesse “superiore”.
Per entrare nel merito della questione, è già da oltre un mese, con i dipendenti ancora in “ferie estive”, che si effettuano forti pressioni sui lavoratori degli Uffici Postali,( in particolare OSP ed SCC) finalizzate all’azzeramento dei giorni residui di ferie entro l’anno.

Ma non ci si limita a questo!

Per quadrare il cerchio vengono imposte le date in cui è possibile fruire delle ferie, obbligando i DUP a notificare una programmazione “vincolante” ,da sottoporre poi al vaglio della Filiale, assolutamente esente da possibili variazioni in corsa. Non solo, ma viene anche “intimato” ai DUP di assicurare, in maniera perentoria, uno o più distacchi di risorse in periodi prestabiliti. Ci chiediamo a quale Contratto o Accordo facciano riferimento tali disposizioni.
E la domanda la rivolgiamo soprattutto a Gestione Operativa di Filiale Catania Uno fonte, ahimè, ricca di disagi e diffuse recriminazioni.

Ed ancora avviene:
– Programmazioni rimandate al mittente perché non assecondano le esigenze NON dell’UP bensì della Filiale
– La programmazione diventa poi immodificabile anche in presenza di improvvise esigenze e per qualsivoglia emergenza (scombina i piani della Filiale)
– Modalità differenziate e discriminatorie tra un Ufficio e un’altro, secondo variabili per lo più legate al modello di servizio o al volume delle operazioni che di norma si effettuano (ma dove stanno scritte queste cose??)
– Improponibile ottenere anche un solo giorno di ferie non programmato per un irrimandabile impegno dell’ultimo minuto
– DUP ogni giorno ed ogni ora alle prese con irrisolvibili puzzle che mettono in gioco l’organizzazione dell’Ufficio, gli accordi interni di “squadra” e lavoratori posti l’uno contro l’altro
– Lavoratori di continuo sollecitati su una “assoluta priorità” divenuta motivo di ulteriore e insopportabile stress.

In questa azienda succede che spesso, ci si dimentica di avere a che fare con PERSONE in carne ed ossa e si preferisce assecondare numeri e grafici che, come di solito poi avviene, si vanno regolarmente a scontrare con le diverse realtà.
Riteniamo che il “metodo” utilizzato non solo è fuori da ogni regola ma risulta anche vessatorio nei confronti dei lavoratori, alimenta assenteismo, esaspera il clima degli Uffici,non ha rispetto per la vita privata di ognuno, limita il “raggio d’azione” dei DUP anche sotto l’aspetto motivazionale delle risorse. Senza contare che vengono del tutto ignorati gli obiettivi della produzione che crediamo altrettanto importanti.
Detto ciò, non vi è dubbio, che tutto ha origine da una chiara insufficienza di risorse che l’azienda continua a negare e che proprio per questo non è accettabile esasperare una categoria già stanca e disillusa, sempre più spesso sottoposta a ripetuti tentativi di vedersi negati diritti e serenità.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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