Chiudono i PDD di Adrano e Biancavilla. Lavoratori e zone trasferiti a Paternò

CHIUDONO I PDD DI ADRANO E BIANCAVILLA - ZONE E LAVORATORI TRASFERITI A PATERNO’ - GRAVE DECISIONE UNILATERALE DELL’AZIENDA

Lo scorso 13 maggio si è concluso, con esito negativo, il Conflitto di Lavoro che avevamo aperto riguardo il trasferimento dei PDD di Adrano e Biancavilla verso il CPD di Paternò. L’azienda, anche in questa occasione, non ha voluto in alcun modo tener conto dei tanti motivi che rendevano inaccettabile tale determinazione, ragioni che puntualmente la CISL aveva sostenuto nel corso della procedura.

Con decisione unilaterale, in assenza di qualsivoglia trattativa con le parti sociali l’azienda, mantenendo le posizioni iniziali, procederà all’accorpamento dei Centri, dando seguito ad una azione che riteniamo gravemente dannosa sia per il mantenimento della qualità dei servizi, sia per l’ inutile disagio che ricadrà inevitabilmente sulla categoria.

Dopo l’accorpamento del CSD di Belpasso, avvenuto in tempi recenti sempre sul CPD di Paternò, anche i due PDD di cui trattasi andranno ad aumentare risorse ed articolazioni in una struttura che già riteniamo, attualmente, al limite della gestibilità e della corretta vivibilità.

Ben 15 articolazioni andranno ad appesantire l’intero assetto operativo ed organizzativo del CPD in parola, che già soffre di numerose carenze strutturali (occasionalmente coperte da risorse CTD), aggiungendosi ulteriore caos.

Non varierà il budget degli ALI e, soprattutto, non varierà il numero di Macrozone attualmente assegnato nei due CD malgrado ognuna di queste avrà allungato di circa 50 Km il percorso necessario per raggiungere i due comuni. Invece che avvicinare i PTL al territorio di competenza, al contrario, gli stessi vengono distanziati ulteriormente, sottraendo tempo da dedicare all’attività di consegna per sacrificarlo nelle percorrenze.

Ancora una volta, in maniera intempestiva, si anticipa di diversi mesi il modello Joint Delivery, senza apparenti motivi che possano giustificare tale dissennata decisione. Inevitabilmente ne soffriranno i servizi, le cittadinanze interessate e soprattutto i lavoratori che, senza un minimo di preavviso, dovranno rivoluzionare la vita privata.

Riteniamo grave, e lo ribadiamo, che per una decisione di tale rilevanza venga superato ogni confronto con le OO.SS. appena informate con una stringata comunicazione solo alla vigilia della festività del Primo Maggio.

Tale atteggiamento mette gravemente in discussione il sistema di relazioni industriali, tenuto conto anche del forte impatto sociale che tale unilaterale determinazione produrrà sulla categoria coinvolta.

Il Conflitto di Lavoro, chiuso negativamente, ci apre la strada per preannunciare sin d’ora le opportune azioni di lotta, che includerà il coinvolgimento degli organi esterni per la verifica degli spazi che dovrebbero accogliere i CD accorpati nonché gli organi di stampa e social media.

Catania, 15/05/19

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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