Pacchi anche di sera e nel weekend: le Poste verso 100 milioni di consegne

L'orario si protrarrà fino alle 19,45 per affiancare la crescita del commercio online

La sfida dell’e-commerce arriva in casa di Poste Italiane. L’azienda guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante cambia il sistema di consegna, che sarà molto più flessibile. I 30 mila portalettere infatti consegneranno i pacchi tutti i giorni fino alle 19,45, anche il sabato e la domenica. Una «rivoluzione» che ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze del territorio e dei cittadini. In più vengono utilizzati anche armadietti «fai da te» nei supermercati e nei centri commerciali, o anche nel negozio sotto casa, dove è possibile ritirare i pacchi: saranno 350 e aumenterà infine la rete dei punti fisici, come i negozi di quartiere, che faranno da punto di appoggio.

Le novità sono contenute in uno dei pilastri del piano industriale a cinque anni di Poste, chiamato «Deliver 2022», che punta a 50 milioni di pacchi consegnati quest’anno, per crescere a quota 100 milioni nel giro di un quinquennio. Un salto importante, se si pensa che nel 2015 sono stati consegnati 4-5 milioni di pacchi, 15 milioni nel 2016 e 35 milioni lo scorso anno. Già nel primo trimestre del 2018 la consegna è aumentata in modo considerevole, del 50 per cento ri spetto allo stesso periodo dell’anno prima. Il progetto, che riguarda il recapito di pacchi fino a 5 chili, ín pratica l’85 per cento del fenomeno e-commerce, è una risposta al declino della corrispondenza tradizionale. E per questo Poste ha deciso di investire. In tutto, per il sostegno della digitalizzazione, dell’automazione e della riorganizzazione del modello di servizio, gli investimenti industriali in cinque anni saranno pari a 2,8 miliardi. «Ci stiamo trasformando per rispondere al meglio ai bisogni e ai comportamenti sempre nuovi dei nostri 34 milioni di clienti», spiega Del Fante.

Nel piano industriale dell’amministratore delegato è prevista inoltre una razionalizzazione del territorio, differenziando i servizi in base alle aree e alla densità degli oggetti da recapitare: in pratica la consegna sarà sette giorni su sette nelle aree metropolitane più grandi (dove vive l’8 per cento della popolazione) e per la «rete business», cioè i pacchi dell’e-commerce, la maggiore flessibilità nella consegna sarà anche nelle aree urbane (coinvolgendo il 68 per cento dei clienti). Nelle zone rurali invece le consegne restano a giorni alterni. Il progetto è partito da circa un mese e verrà diffuso sul territorio in modo graduale per tutto l’anno e per il prossimo. Per ora infatti il piano è operativo in 71 dei 900 centri di recapito di Poste: tocca 500 comuni e 10 regioni.

A cambiare comunque non saranno solo i giorni e gli orari di consegna, sempre più flessibili, ma anche la dotazione dei postini. Addio dunque alla tradizionale borsa per le lettere, mentre verranno dati in dotazione più mezzi a quattro ruote e questa estate debutteranno nuovi tricicli, più sicuri rispetto agli scooter. Un modo questo per evitare che i dipendenti utilizzino il cavalletto per fermarsi, eliminando così una causa frequente di incidenti sul lavoro.

(LA STAMPA pag. 23 · 15-05-2018)