Travolto da auto mentre consegna le lettere: muore postino

Le lettere, le bollette, le raccomandate. I faldoni di fogli raccolti con l’elastico verde. Le pratiche e i documenti che Bernardo Marrazzo portava con sé ogni mattina sul suo scooter giallo fosforescente, colore contemporaneo per un mestiere antico, quello del portalettere. Bollate perde il suo postino per uno schianto all’incrocio, un incidente come tanti nella sua fatale banalità: scooter dritto al semaforo verde, Fiat Punto nera che procede in senso opposto, gira a sinistra, taglia la strada a Marrazzo, impatto in piena velocità. Vola sull’asfalto lui, volano le carte che si portava appresso, vola lo scooter col parabrezza in plexiglass che si frantuma sulle strisce pedonali. La prima chiamata al 112 è delle 11,23, il 34enne conducente della Punto fermo all’incrocio in stato di choc, il 41enne Marrazzo immobile a terra. I soccorritori provano a rianimarlo, le manovre sono già disperate, il trauma a cranico troppo grave. Viene portalo al Niguarda in codice rosso dove i medici provano a operare il portalettere ma l’emorragia non gli lascia scampo. Muore nel pomeriggio. A Bollate, i carabinieri della tenenza mettono a verbale le prime testimonianze e la versione del 34enne sulla Punto. Ora indagato per omicidio stradale.

Sul web resta il ricordo dei colleghi («La notizia del bravissimo collega scomparso ci riempie il cuore di sgomento e di profonda tristezza») e il rinnovato conteggio dei morti sul lavoro a Milano e provincia, tragicamente aggiornato. «Lascia sgomenti e rattrista il grave incidente mortale accaduto al portalettere di Poste Italiane applicato al Centro di Recapito di Bollate scrive la Slc Cgil in una nota-mentre svolgeva il proprio servizio. Ancora una volta purtroppo si pone all’attenzione di tutti la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro. Ogni giorno migliaia di portalettere con grande dedizione e orgoglio svolgono un servizio prezioso per tutti i cittadini: il servizio universale, dimenticato dalla politica e spesso vittima dei, tagli, con qualsiasi condizione meteorologica e con mezzi spesso in condizioni precarie e non adeguati. Indispensabile riaprire e rilanciare una vertenza Regionale affinché si analizzino e denuncino tutte le condizioni di rischio».

(LA REPUBBLICA – ED. MILANO pag. 11 · 20-03-2018)