Questa O.S., a seguito di sopralluogo effettuato in data odierna da parte dello scrivente, rileva le gravissime condizioni che gravano sulla struttura che ospita l’UP di Catania Succ. 22 sito in Viale Nitta 2, che di seguito vengono specificate:
- La corsia gommata per non vedenti, posta in sala pubblico, risulta staccata dal pavimento e rialzata rispetto allo stesso, in modo da costituire un pericoloso ostacolo e causa di inciampo per le persone. L’azienda, evitando un intervento serio (e neanche così tanto complesso) ha preferito posizionare una sorta di transenna mobile del tipo “lavori in corso” nell’intenzione di recintare la zona di pericolo. Ovviamente gli ipotizzati lavori, ormai da mesi, non sono mai iniziati e la transenna, oltre a essere continuamente soggetta alla “rimozione” involontaria da parte della numerosa clientela spesso presente in sala è anch’essa causa di impaccio e di ostacolo, in relazione anche del ridotto spazio circostante in cui la stessa è collocata.
- Unico locale adibito ai servizi igienici (né donne/uomini, né diversamente abili) e, per di più, da diversi mesi, con un impianto di aerazione eternamente fuori uso che l’azienda non ha mai provveduto a ripristinare. Non vi sono alternative praticabili che consentano un minimo di ricircolo d’aria, risultando il locale invivibile e fuori da ogni normativa di legge e soprattutto dal buon vivere civile.
- La pavimentazione della zona “back office” risulta, in più parti, del tutto divelta con larghe zone di cemento a vista, mentre parecchie mattonelle sono “appena” poggiate e non fissate; altre ancora di misura e persino di colore e manifattura difformi l’una dall’altra! Una condizione, insomma, indegna che, al di là dell’indecoroso aspetto estetico, costituisce un vero e proprio “campo minato” per i lavoratori, che sono continuamente sottoposti al rischio di inciampo e di rovinose cadute. L’intervento aziendale, nel merito, è stato quello di “nascondere” le buche sovrapponendovi alcune scaffalature…comunque risultate di numero insufficiente per coprire tutte le superfici danneggiate.
- Nel dicembre dello scorso anno, a seguito di un tentativo di furto, l’apparecchiatura ATM, risultando irreparabilmente danneggiata, è stata dall’azienda asportata e mai sostituita. L’ampia foratura della parete conseguente alla eliminazione della macchina che comunica direttamente con l’interno dei locali, è stata chiusa tramite un “pannello” sostenuto da una sorta di impalcatura in ferro battuto di tipo artigianale, ovviamente non allarmato e facilmente scardinabile. L’”opera” fa mostra di se proprio accanto alla porta di emergenza, quest’ultima invece allarmata! Tale tipo di riparazione, oltre a costituire un potenziale pericolo in virtù di possibili attacchi da parte di malintenzionati presenta, nella parte prospiciente l’interno dei locali, una struttura dalla quale fuoriescono lunghe aste di ferro filettato che costituiscono un gravissimo pericolo per le persone che sono costrette a gravitarvi attorno. Pericolo accresciuto dalle ignobili condizioni del pavimento prima descritte.
Risulta altresì alla scrivente, che tutto quanto esposto è stato più volte, nel tempo, segnalato alla Filiale di appartenenza dal preposto dell’Ufficio, ottenendo solo vaghi e mai interessativi riscontri.
Trattasi di un Ufficio allocato all’interno di una popolosa zona della città, in uno dei quartieri a più alta densità abitativa che quasi costituisce un comune a se stante e che eroga servizi a migliaia di cittadini. Eppure questo è il biglietto da visita che un’azienda distratta e superficiale offre all’esterno.
Tuttavia, in questa occasione, preme soprattutto sottolineare l’assenza, presso l’Ufficio in parola, delle minime condizioni per una corretta vivibilità dei luoghi di lavoro pertanto, con la presente, si sollecita l’intervento dell’organo sanitario competente affinché si costringa l’azienda ad effettuare tutti gli interventi che le normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene ambientale impongono.
Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)