Disagi e caos Uffici Postali Catania Filiali Uno e Due

Estremi disagi per i lavoratori, caos organizzativo, clientela abbandonata e sempre più esasperata. Questa è la stringata sintesi delle attuali condizioni che si vivono quotidianamente negli Uffici Postali di Catania e della provincia, che ha raggiunto limiti di sostenibilità che raramente, in passato, ha trovato eguali riscontri.

L’emergenza è diventata la normalità: aprire gli Uffici con più postazioni sguarnite, obbligare quotidianamente distacchi di risorse, costringere i DUP ad aprire comunque gli Uffici anche in assenza di personale, obbligare gli stessi ad effettuare tutte le operazioni connesse al ruolo indipendentemente dalle risorse di cui si dispone, sollecitare ferie a prescindere dalle necessità, infischiarsene della clientela e delle legittime “aspettative” della stessa che non conosce le problematiche che a monte affliggono l’Ufficio,i lavoratori e i servizi.

Il malessere è ovunque diffuso, si vive alla giornata. Ogni lavoratore ha ormai legato la propria vita privata alle esigenze dell’azienda; tutte le regole sono saltate ma, si badi bene, solo quelle che garantiscono il lavoratore. Tutte le ricadute, sotto l’aspetto delle responsabilità e del patrimonio, sono poi sempre in capo agli stessi costretti, loro malgrado, a dover disattendere disposizioni e manuali per mandare avanti gli Uffici, quasi come fossero “botteghe” private.

Le maggiori difficoltà, per quanto concerne la Filiale di Catania Uno, si palesano presso gli Uffici di: Aci S.Antonio, Catania Succursali 17, 6, 7. 16, 8, 19, 22; trattasi di Uffici centrali o allocati in popolosi quartieri della città dove il rilevante afflusso di clientela è continuo e costante. In ambito Filiale Catania Due, invece, sembra sia divenuta un’abitudine costringere i DUP ad aprire gli Uffici senza OSP anche a fronte di budget che prevedono la presenza di due addetti alla sportelleria. Le strutture in avanzato stato di criticità e di pericolosità per coloro che ci operano sono Carruba, Altarello, Calatabiano, Scillichenti (Uffici di cluster B con zero sportellisti applicati o di cluster A2 con un solo sportellista assegnato); e poi ancora Bronte, Biancavilla, Adrano C., S.Michele di Ganzaria (solo un part time in assegno), Palagonia (perennemente “sotto assegno”), Scordia, Maniace, Adrano 1( Ufficio mono turno dove ogni giorno i lavoratori chiudono non prima delle 16.

In compenso, si persevera a chiedere risultati commerciali e, soprattutto, a pretendere lunghe e complesse attività (vedi denuncia regionale su COI 13) che, ovviamente, non possono essere soddisfatte. Ma questo è un problema “secondario” per l’azienda soprattutto perché non riguarda affatto il mittente della disposizione, cioè la stessa azienda.

In definitiva una situazione complessiva non più sostenibile da una categoria stanca e non più in grado di fronteggiare tutte le gravose ripercussioni di un assetto gravemente deficitario e caotico, per le quali la scrivente non abbasserà mai il livello di attenzione, preannunciando misure opportune nell’interesse della categoria e del buon andamento dei servizi.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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