La scrivente, per l’ennesima volta, nel richiamare la grave problematica inerente la sicurezza dei lavoratori applicati presso gli Uffici Postali del territorio sottolinea l’assoluto disinteresse aziendale rispetto ai mancati interventi della stessa sia sulle strutture sia, soprattutto, ai fini della tutela fisica delle persone.
I continui assalti criminosi ai danni dei lavoratori e il determinarsi di un altissimo indice di criminalità, come raramente in passato, nella città di Catania e nella provincia, sono condizioni che passano del tutto inosservati ai preposti aziendali. Anzi, le richieste che i Responsabili degli Uffici quotidianamente pongono alla Filiale di competenza, che siano legati alla corretta operatività degli Uffici o che siano riferiti alle “solite” problematiche della sicurezza, restano inascoltate. Probabilmente, non dando seguito alle comunicazioni dei DUP e sfuggendo quindi ai precisi obblighi di assistenza ed organizzazione, qualcuno crede di essersi liberato dalle eventuali responsabilità!
Ad oggi avviene quanto segue:
Catania Succ.18: chiuso da circa un anno. L’UP, inserito in un popoloso quartiere della città, a seguito dei danni alla struttura provocata da azione criminosa, non ha ancora riaperto i battenti. Grandi disagi per lavoratori e clientela, costretta a spostarsi su altro UP (Succ.28) a sua volta sottodimensionato, per risorse e spazi, per accogliere grandi flussi di clientela.
Catania Succ. 3: sottoposta ad opere di ristrutturazione da diversi mesi, malgrado siano state apparentemente ultimate, è ancora chiusa. Sconosciuti i motivi che ne impediscono la riattivazione e nel frattempo i lavoratori vagano da un UP all’altro.
Catania Succ. 19: nonostante la nota della scrivente in data 02/11/17, ove si segnalava la mancata riparazione della porta interna “passa pacchi” e della saracinesca esterna, entrambe danneggiata dai malintenzionati di turno, non è seguito alcun riscontro da parte aziendale. Anzi nei giorni scorsi, irresponsabilmente, è stato fatto cessare il servizio di vigilanza armata (interno all’UP, di guardia alla predetta porta ancora guasta!) e, naturalmente, viste le condizioni di estremo pericolo, il DUP ha chiuso l’Ufficio. Si attendono ancora notizie dalla Filiale.
Catania Succ.5: dopo il tentativo da parte dei malviventi di penetrare all’interno dell’Ufficio attraverso la porta di emergenza (facilmente scardinabile) è attivo solo il servizio di consegna inesitate. Ovviamente la porta forzata non è stata riparata, né si prevede quando.
S. G. Galermo: una parete in plastica sostituisce la parte di cemento “abbattuta” dai malviventi per asportare l’ATM. All’interno dell’UP, in sala pubblico, sostano ancora le lamiere divelte, recando potenziale rischio per la sicurezza. Le eventuali responsabilità scaricate al DUP? Servizio ATM non ancora ripristinato, mentre l’azienda rimane indifferente alle proteste della cittadinanza e della clientela.
Catania Succ.22: da diverso tempo la pavimentazione dell’Ufficio risulta divelta in più parti, causando ostacolo e motivo di inciampo per i lavoratori. Probabilmente l’azienda ne è a conoscenza da tempo, magari prima o poi il DUP pagherà per tutti! ATM fracassato dai malviventi nel tentativo di forzarlo e naturalmente il rottame fa ancora bella mostra di se.
Catania Succ.7: a seguito di un tentativo di scasso da parte di ignoti, un incendio ha messo fuori uso l’impianto elettrico dei locali pertinenti e, in assenza di energia elettrica, i lavoratori sono costretti ad operare con mezzi e strumenti di fortuna.
UP Camporotondo Etneo: l’Ufficio è stato recentemente “distrutto” in occasione dell’assalto all’ATM compiuto da malviventi. L’UP è ubicato in un camper, in assenza di vigilanza armata. I lavoratori, che di fatto operano “sulla strada”, vivono nel patema di dover subire ulteriori attacchi criminali, in assenza di opportune tutele.
UP Ficarazzi: da parecchi mesi l’Ufficio è chiuso, avendo subito ingenti danni alla struttura a causa dell’ennesimo attacco criminoso. Non vi è notizia circa una possibile ristrutturazione e riattivazione e nel frattempo disagi ai lavoratori e clientela che va altrove.
UP Trappeto: Ufficio seriamente danneggiato dopo il recente assalto all’ATM. L’UP ha riaperto al pubblico con una parete in vetro (incrinata e con pericolo di crollo da un momento all’altro) e detriti vari dispersi in sala pubblico. Questi ultimi sono stati “confinati” all’interno dell’area aperta al pubblico, utilizzando panche e suppellettili di ogni genere al fine di impedirne l’accesso. La zona però è direttamente prospiciente la porta “passa pacchi” che risulta pertanto inutilizzabile. La funzione viene svolta utilizzando la porta di sicurezza, ovviamente con grave pericolo per la sicurezza degli operatori. Personale vigilante presente un solo giorno, poi non più e lavoratori abbandonati al loro destino. Non è la prima volta che l’Ufficio è obiettivo della criminalità, con azioni violente nei confronti di lavoratori che ancora lì sono a compiere il proprio dovere. Notizie dalla Filiale?
Sembra un bollettino di guerra ma è la realtà. Gli Uffici Postali sono ogni giorno nel mirino ed i lavoratori ogni giorno rischiano la pelle, mentre l’azienda lesina risorse e priva gli Uffici dell’unico strumento efficace per combattere il fenomeno, ovvero la vigilanza armata, che certo ha un costo ma è il solo che tiene lontano e previene il pericolo. E’ inammissibile che si faccia economia sulle spalle dei lavoratori, come è inammissibile che per affrontare costi di minima entità sulle infrastrutture si tengano chiusi gli Uffici per mesi e mesi.
La scrivente non cesserà di denunciare all’opinione pubblica, ai media, ai social, sino alle istituzioni del Paese, l’incresciosa e per molti versi incredibile situazione in essere le cui ripercussioni sono tutte in capo ai lavoratori, alla clientela ed alle cittadinanze.
Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)