L’AZIENDA TUTELA IL DANARO MA NON LE PERSONE. CHIUSO NEGATIVAMENTE IL CONFLITTO DI LAVORO.

Si è svolto ieri 21/11, in sede regionale, l’incontro tra i rappresentanti dell’azienda e le OO.SS. per discutere le problematiche da noi sollevate sulle difficoltà e i disagi subiti dai lavoratori riguardo la nuova gestione degli ATM negli Uffici Postali. Oltre alla CISL era presente una delegazione della Failp-Cisal.

L’azienda, sin dalle prime battute, ha puntualizzato che trattandosi di una COIL emanata dal livello centrale la stessa non poteva essere modificata nella fase di attuazione sul territorio e che pertanto, sin dalle premesse, poneva una pregiudiziale che di fatto impediva ogni eventuale variazione seppur condivisa. Inoltre non ha saputo fornire risposte certe nel merito della durata di tale progetto.

Tuttavia, nel corso della seduta, abbiamo espresso forte dissenso circa il peso delle ricadute sui lavoratori rispetto ad una decisione chiaramente indirizzata alla protezione delle “cose materiali” (danaro, strutture e infrastrutture aziendali) piuttosto che delle persone e che, per quanto ci riguarda, nessun progetto può essere considerato valido se non include in primis la tutela fisica dei lavoratori. Riteniamo infatti che, incrementando i valori in cassaforte posta all’interno degli Uffici, durante le ore di lavoro, aumentino i rischi per le persone.

A tal proposito abbiamo anche rimarcato la mancata attenzione da parte aziendale rispetto al mancato funzionamento ed alla mancata sistemazione dei guasti degli strumenti e delle infrastrutture a protezione della sicurezza (porte, doppie porte, sistemi di allarmi, telecamere, ecc.), malgrado le segnalazioni nostre (alcune invia “riservata”) e dei preposti. Non per ultimo, abbiamo ribadito la necessità di presenziare costantemente gli Uffici con personale vigilante.

Per quanto riguarda però l’oggetto del Conflitto di Lavoro, soprattutto dietro le segnalazioni ricevute dai DUP, abbiamo affrontato la questione che riguarda l’apertura degli Uffici: dovendo ottemperare a tutti gli adempimenti richiesti dal MdS e considerando la gestione dell’ATM, difficilmente si riusciranno a rispettare gli orari di apertura al pubblico. L’azienda, su questo tema, non ha inteso “autorizzare” alcuna deroga sui possibili sforamenti d’orario, riversando in tal modo sui lavoratori tutte le responsabilità conseguenti.

Anzi l’azienda ha minimizzato la questione visto che, rispetto alle rilevazioni effettuate durante la prima giornata, solo cinque (5) Uffici su un totale di 118 ATM in nuova gestione, hanno ritardato le aperture a causa della nuova operatività.

Inoltre, del totale degli Uffici delle due Filiali, solo il 40 % di essi hanno l’ATM in sala pubblico e solo questi, in fin dei conti, potevano subire criticità,che comunque non si sono evidenziate.

La nostra proposta era chiara ed avrebbe soddisfatto tutte le parti: demandare la gestione degli ATM all’azienda Sicurtransport, già operativa, in tal senso, in alcuni Uffici. Ma la risposta è stata, anche in questo caso, negativa.

E’ inammissibile che l’azienda non intenda sopportare i costi per la tutela dell’incolumità fisica delle persone ed è inaccettabile che non intenda proporzionare i tempi alle corrette operatività imposte dal MdS. In tali condizioni, al di là delle rilevazioni aziendali, è indubbio che si operi ogni giorno sul “filo del rasoio”, nella ristrettezza estrema delle tempistiche, con potenziali ripercussioni per i lavoratori nei malaugurati casi di comprensibili ritardi.

Alla luce di quanto esposto riteniamo indispensabile convocare, nei prossimi giorni, una Assemblea generale dei Quadri mentre nel frattempo ci attiveremo per indire le più opportune iniziative, coinvolgendo possibilmente gli organi istituzionali, le forze dell’ordine, la nostra confederazione, la stampa e i media a difesa dei lavoratori rispetto ai continui attacchi malavitosi contro gli Uffici Postali.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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