Bonus ai nuovi assunti under 29 solo per tre anni

Manovra, agevolazioni non rinnovate. Stretta fiscale sulle conglomerate Tagli a ministeri e Ferrovie, norme contro l'evasione dei carburanti

Sì alla decontribuzione solo nei primi tre anni di assunzione. Il governo non ha i soldi per finanziare la diminuzione strutturale dell’aliquota di 3 o 4 punti percentuali per i neo assunti under 29. L’ipotesi è stata scartata, mentre resta in campo l’impegno di dimezzare i contributi nel primo triennio dal 30 al 15%. Per il Sud invece lo sforzo sarà maggiore, visto che il governo prevede di confermare gli sconti al 100% per i giovani. I fondi in questo caso potrebbero essere pescati tra quelli europei, ma la trattativa con Bruxelles è in corso. Il ministro Pier Carlo Padoan ha incontrato ieri il premier Paolo Gentiloni per discutere dei punti più delicati della legge di bilancio, che arriverà in Parlamento entro il 20 ottobre.

Il governo vuole infatti intervenire «con oculatezza», viste le poche risorse disponibili. La manovra è da quasi 20 miliardi, ma 15,7 sono già congelati per disinnescare gli aumenti dell’Iva e solo 3,8 sono nella piena disponibilità: 600 milioni per la lotta alla povertà, 300 a Industria 4.0, 338 ai neo assunti e 2,6 miliardi alle spese correnti. C’è comunque l’ipotesi di un aumento dei saldi di un miliardo per coprire gli investimenti sulla sanità e la revisione del superticket. Non meno di 200 milioni sarebbero inoltre destinati alle Province. In ballo c’è anche l’ipotesi di garantire stipendi un po’ più corposi ai professori ed equiparare gli stipendi dei presidi a quelli degli altri dirigenti del pubblico impiego. Nel complesso la manovra sarà per circa la metà in deficit.

I restanti 8,5 miliardi invece saranno coperti da 3,5 miliardi di tagli e 5,1 miliardi di nuove entrate. Il governo punta a recuperare un miliardo all’anno dai tagli ai ministeri e altre risorse potrebbero arrivare dai tagli ai trasferimenti alle Ferrovie, che ogni anno ammontano a 5 miliardi e mezzo. È escluso invece che vengano toccate le «fax expenditures», le oltre 400 forme di deduzione e detrazione fiscale. Sul fronte delle nuove entrate gli introiti della fatturazione elettronica tra privati saranno messi a bilancio solo dal 2019, quando la norma entrerà in vigore, mentre per il prossimo anno si calcola un recupero di 1,5 miliardi dalla rottamazione bis delle cartelle, un miliardo dal recupero dell’evasione delle accise sulla vendita del carburante e un altro miliardo dalla stretta sul trattamento fiscale delle aziende conglomerate.

(LA STAMPA pag. 8 · 06-10-2017)