Servizi Postali: carenza, inefficienze e caos organizzativo

23 luglio 2014

Alla luce di quanto continua ad accadere in ambito Servizi Postali nella provincia di Catania, questa O.S. si vede costretta a denunciare, per l’ennesima volta, l’assenza di una adeguata ed efficace organizzazione che conferma le preoccupazioni che la scrivente più volte ha espresso.
Le solite e mai risolte problematiche vengono ad acuirsi in corrispondenza della erogazione delle ferie estive programmate, questione questa evidentemente ritenuta di poco conto che l’Azienda si ostina ad ignorare!
La maggior parte dei Centri, da mesi se non da anni, soffrono di carenze strutturali che, equivale a dire, zone di recapito non servite o servite a “singhiozzo” con i portalettere continuamente pressati a svolgere prestazioni aggiuntive con modalità fuori dalle regole. Non esiste nessuna pianificazione delle attività di recapito, regnando caos e improvvisazione, affidandosi allo spirito d’attaccamento di quei pochi lavoratori a cui, sempre più spesso,
viene chiesto sostegno a “titolo personale”.
Non è così che funziona, perché i lavoratori adesso sono stanchi e sfiduciati di una routine che dura da sempre e non accenna a finire! Appare chiaro, in quest’ottica, che l’assunzione dei CTD stagionali è risultata insufficiente, prodotto di una ottusa strategia volta al risparmio immediato ma che, nel breve, porterà ripercussioni devastanti in termini di efficienza e sviluppo. E’ ormai evidente che trincerarsi dietro il calo dei volumi è diventato una sorta di alibi che non incanta più nessuno: la qualità rimane inesistente e la concorrenza cresce proporzionalmente alle inefficienze.
Inutile scendere nei dettagli: il territorio del calatino, Giarre, Acicatena, Misterbianco, Gravina, Catania Rapisardi, Catania La Rena, sono solo la punta dell’iceberg. Alcuni comuni sono persino privati del servizio di recapito ed altri serviti a giorni alterni o solo un paio di volte la settimana, precorrendo deliberatamente ipotetici progetti che al momento non esistono neppure sulla carta. Eppure qui già si attuano!
In molti casi, inoltre, le carenze insistono anche nelle attività di lavorazioni interne dove spesso non si riesce più ad ultimare ed a perfezionare le operazioni della giornata, causandosi gravi ritardi nelle uscite degli addetti andando a inficiare sensibilmente sulle tempistiche giornaliere.
Ci si chiede se tutto questo è a conoscenza di chi governa i processi oppure se quanto accade viene fatto rientrare nella normalità: in tal caso si denoterebbe una stucchevole superficialità gestionale che va anche al di là del risparmio economico, dovuta forse ad una fase di stanca e di indebolimento di idee e di azioni che non può essere condivisa e men che meno giustificata.
Una situazione pertanto disarmante che dà il senso di un crescente disinteresse dell’Azienda nei confronti del Servizio di recapito che, già sofferente per i noti motivi legati al mercato di riferimento, non sentivano certo il bisogno di subire ulteriori contraccolpi organizzativi attuati da un’Azienda bloccata sui temi del taglio dei costi, che persevera a disattendere regole e sani comportamenti, che non lancia nessun segnale circa il reale interesse per i servizi Postali, piuttosto attiva e risoluta protagonista dei disastri che quotidianamente si consumano sulle spalle e sul futuro della categoria. Questa O.S. non cesserà di vigilare e di intervenire con tutti gli strumenti possibili perché non prenda il sopravvento una gestione aziendale approssimativa e soprattutto “blindata” sui contenimenti dei costi. Prima che si consumi l’irreparabile.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)

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