Sicurezza Catania Succ.22: la CISL si rivolge al Prefetto e al Questore

4 luglio 2014

Nei giorni scorsi, ancora prima che si inaugurasse l’apertura pomeridiana dell’Ufficio di Catania Succ. 22 ubicato nel quartiere di Librino, questa O.S. aveva espresso forti preoccupazioni circa i rischi a cui venivano esposti i lavoratori qualora l’Azienda non avesse provveduto ad effettuare un efficace servizio di vigilanza armata continuativa nei due turni. Rispetto alle nostre sollecitazioni in tal senso, l’Azienda ci aveva ampiamente rassicurato circa gli opportuni interventi nel merito.
Invece, nei fatti, la vigilanza di quell’Ufficio è stata predisposta solo parzialmente e in orari predefiniti ovvero coprendo una parte dell’orario mattutino ed una dell’orario pomeridiano, lasciando praticamente via libera ai malintenzionati nelle ore (ben note peraltro) di non vigilanza.
Da ciò si misura la posizione di Poste Italiane su un tema estremamente drammatico che si vuole far ricadere per intero sulla pelle dei lavoratori. L’Ufficio Postale di cui trattasi è stato recentemente teatro di violenti assalti criminali e purtroppo c’è da credere che lo sarà ancora. L’Azienda ne è perfettamente cosciente e consapevole ma ciò malgrado non esita un solo istante ad immolare, senza scrupolo alcuno, i propri dipendenti, indifeso baluardo degli Uffici e vittime predestinate di potenziali violenze fisiche e psicologiche.
La tutela della sicurezza delle persone deve costituire la priorità di un’Azienda seria che, in funzione dell’attività che svolge, non può mostrarsi disattenta e superficiale rispetto al contesto economico e sociale in cui opera. La salvaguardia della sicurezza delle persone, lavoratori e clientela, non può essere sacrificata in nome di un presunto risparmio economico, “girando cinicamente le spalle” rispetto ad una problematica che colpisce profondamente le famiglie di coloro che hanno il diritto di svolgere un lavoro in condizioni di normale operatività, scevra da paure e da angosce che non possono far parte della quotidianità.
Con la presente, questa O. S. , avendo già più volte ricorso, inascoltata, agli organi aziendali per competenza, rivolge un appello alle Istituzioni, a Sua Eccellenza il Prefetto di Catania e al Questore di Catania, a nome di una categoria che giorno dopo giorno, per tutti i giorni dell’anno, è chiamata a svolgere un servizio pubblico di fondamentale interesse per la collettività e, per farlo, non crediamo sia necessario mettere in gioco la vita, la famiglia, gli affetti più cari.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)

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