19 giugno 2014
Questa O.S. rileva lo stato di grande difficoltà del servizio di recapito a Catania e provincia. A circa un anno dall’avvio dell’ultima riorganizzazione del servizio, molte sono le problematiche rimaste insolute che stanno fortemente penalizzando la qualità e creando notevoli disagi ai lavoratori.
Svariate le carenze strutturali negli organici dei Centri che, tradotte, significano zone non servite a cui si aggiungono le lunghe assenze non più soggette alla flessibilità operativa obbligatoria.
In molti casi, inoltre, le carenza insistono anche nelle attività di lavorazioni interne dove spesso non si riescono ad ultimare ed a perfezionare le operazioni della giornata e dove lo si fa è solo per il grande senso di responsabilità dei CS, MQ e Responsabili che spesso e volentieri sono costretti ad accantonare i loro compiti per occuparsi in prima persona di attività estranee al ruolo (T&T, sistemazione di corrispondenza sui tavoli dei PTL, carico e scarico di corrispondenza dai mezzi di trasporto, ecc.).
Un quadro desolante che, nella pratica, si traduce in effetti devastanti per il servizio, dove il caos e la improvvisazione la fanno da padroni affermandosi, ormai in larga scala, una gestione dei Centri senza regole, seguendo modelli teorici che non possono trovare una produttiva applicazione nella realtà.
In definitiva, tutto a danno dei lavoratori e, naturalmente, della resa qualitativa che penalizza clientela e sviluppo.
Tutto si fonda sullo spirito d’inventiva e di iniziativa dei ruoli gestionali (Responsabili, MQ e CS) che ormai sono allo stremo delle forze. Prova ne è la voglia di abbandonare, da parte di quest’ultimi, baracca e burattini ed i segnali che arrivano in tal senso sono tantissimi. Ma le ricadute più pesanti impattano sui portalettere e sul personale addetto ai servizi interni costretto, volente o nolente, a reggere l’intero sistema. Ma ormai i lavoratori sono stanchi e disillusi di attendere soluzioni che non arrivano mai.
Una situazione complessiva disarmante che dà il senso di un crescente disinteresse dell’Azienda nei confronti del Servizio di recapito che, già sofferente per i noti motivi legati alla contrazione del prodotto postale, è costretta a subire ulteriori contraccolpi di tipo organizzativo attuati da un’Azienda bloccata sul taglio dei costi senza l’avvisaglia di un minimo di strategia proiettata verso il mantenimento della qualità dei servizi e quindi, in ultima analisi, dei livelli occupazionali.
Il lavoro va difeso al pari dei diritti stessi e, a fronte di uno scontro tra interessi diversi, da una parte quelli aziendali che guardano SOLO ai risparmi e dall’altra quelli dei lavoratori preoccupati della salvaguardia del posto di lavoro, questa O.S. vigilerà incessantemente e con tutti gli strumenti possibili, perché non prenda il sopravvento una gestione aziendale approssimativa e soprattutto “blindata” sui progetti percorribili e sostenibili solo sulla carta.
Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)