Situazione esasperata delle LBC al Recapito

Dopo il recente Accordo in PCL che ha determinato l’arretramento delle lavorazioni interne dei CD presso il CS di riferimento, integrato in fase successiva dall’introduzione delle articolazioni LBC a cui vengono assegnati i compiti di chiusura della propria gita e di quelle delle altre articolazioni, ci troviamo ad oggi, dopo le continue segnalazioni dei lavoratori, ad esternare le nostre ampie perplessità riguardanti una seria problematica che pare sia piuttosto frequente nei CD del nostro territorio.

Il focus della questione è rappresentato dal numero di oggetti da recapitare affidato a tale nuova articolazione (LBC) che, per i tempi occorrenti al completamento delle consegne, non consente l’ultimazione delle procedure di chiusura entro l’orario d’obbligo.

Come ben definisce l’Accordo, la LBC dovrà dedicare le ultime 2.30 ore alle attività interne mentre per le restanti ore (4,80 circa) “contribuirà alle attività di recapito in minor misura rispetto alle altre LB del gruppo di riferimento” (vedi All. Z dell’Accordo del 23 maggio 2024).

Ciò nonostante è in uso nei CD affidare alle LBC un numero sensibilmente maggiore di consegne e quindi non coerenti rispetto alle attività richieste, che non possono più essere ultimate all’interno dell’orario d’obbligo. Per conseguenza né comporta il mancato rispetto dell’orario di lavoro (art. 29 del CCNL) visto che il più delle volte, per arrivare alla chiusura di bilancio, vengono erogate ore di straordinario e soprattutto estremi disagi per i lavoratori coinvolti.

In moltissimi casi le LBC sono comandati ad uscire in gita con una quantità di consegne assai sovrastante rispetto alla soglia definita per le LB del gruppo, ritornando in ufficio spesso in orari serali proibitivi dove poi risulta snervante effettuare regolarmente le successive 2.30 h di prestazione interna.

Preme sottolineare il notevole carico di stress a cui questi lavoratori sono giornalmente sottoposti che, dopo una fase di gita assai impegnativa , devono poi affrontare le delicate procedure di chiusura di bilancio in totale solitudine, in orari quasi notturni, con pericoli per la salute ed in carenza di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Tali disposizioni e tali modalità operative, attuate fuori dalle regole, sono la causa di forti tensioni che quotidianamente vanno a contaminare negativamente il clima all’interno della maggioranza delle sale portalettere, ponendo a rischio oltre che la serenità dei lavoratori anche la qualità della produzione tutta.

È ormai condiviso il convincimento , tra la categoria coinvolta, che l’Azienda gestisca il “sistema” guardando esclusivamente alle esigenze della finalizzazione del prodotto, superando tutti gli aspetti e le procedure a garanzia della qualità e, soprattutto, anche a costo di superare gli Accordi e negare i Diritti conseguenti.

Ci preme pertanto sollecitare l’Azienda ad un immediato intervento nel merito, in particolare per ciò che attiene la certezza dell’orario di lavoro che passa attraverso un carico di lavoro che, per quanto attiene alle LBC, è stabilito dai recenti Accordi sottoscritti.

Il Segretario Territoriale
Slp Cisl Catania
Chiara Carlotta Grasso


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