CS Catania: aumenta il flusso dei Pacchi, diminuiscono le risorse applicate. Lavoratori allo stremo!

La misura è colma. Più volte abbiamo sollevato la questione, più volte ci siamo fatti portatori dei disumani disagi dei lavoratori e non una volta l’azienda si è fatta carico di un responsabile intervento che in qualche modo ne potesse alleviare gli effetti.

I flussi dei Pacchi presso il CS di Catania raggiungono picchi, ormai da tempo, incontrollabili e le risorse applicate per la relativa lavorazione sono assolutamente insufficienti!

Le operazioni di scarico (soprattutto), di acquisizione, di smistamento e di avviamento del prodotto che, in particolare nel turno notturno, devono essere effettuate, senza possibilità di rinvii, soste o pause; operatori sottoposti ad ogni genere di pressione direttamente proporzionate alla quantità degli arrivi, le cui lavorazioni devono rispettare le ristrette tempistiche preordinate.

E’ inammissibile non potere (o non volere) prevedere le adeguate “forze lavoro” rispetto ad attività divenute palesemente insostenibili che si svolgono in ”manuale” e che dipendono solo dalla capacità di resistenza fisica individuale delle risorse coinvolte.

Nel particolare, sono i lavoratori dei Reparti di Ricevimento e Invio e di Posta Registrata a subire quotidianamente le inesorabili ricadute in termine di estremi sforzo e stress che si ripetono regolarmente in ogni turno di lavoro, che da tempo hanno superato ogni limite di spossatezza e di prostrazione tra i lavoratori.

I lavoratori sono allo stremo. Basta!
Come sempre accade le riorganizzazioni aziendali (che di recente stanno interessando anche il CS) e le rivisitazioni dei processi di lavorazione, guardano esclusivamente al risultato finale senza tenere in conto degli effetti sui carichi di lavoro che impattano sulla categoria e in questo caso, i livelli di sostenibilità hanno travalicato ogni umana sopportazione, nella piena e più insensibile consapevolezza aziendale.

Anzi, per tutta risposta, a fronte dei chiari incrementi dei flussi, le risorse applicate si sono ridotte considerato il mancato rinnovo di lavoratori CTD che, anche se in misura minima, contribuivano alla ultimazione delle dette lavorazioni.

1.000, 10.000, 20.000 Pacchi nulla cambia! I “faticatori” sono sempre quei pochi! Questa non è l’azienda seria che ama autodefinirsi. Forse ha scambiato i lavoratori per altro, ritenendoli appartenere ad una “categoria” già abolita nel secolo scorso, che per decenza evitiamo di definire. Ma di questo si tratta.

Non cerchiamo né riceviamo rassicurazioni verbali in merito alla soluzione della questione (è già accaduto e non è cambiato nulla); attendiamo solo concrete risposte nell’immediato, prima di intraprendere le azioni che riterremo opportune.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


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