CMP: carichi di lavoro insostenibili. Lavoratori esasperati

Raccogliendo il forte disagio dei lavoratori applicati nonché rilevando le evidenti problematiche riferite al regolare andamento dei servizi, la scrivente denuncia le gravi condizioni che in atto si registrano presso lo stabilimento CMP.

Risulta infatti che, soprattutto con la lavorazione della sopravvenuta commessa “Amazon” e conseguentemente con l’incremento degli arrivi del prodotto Pacco, i carichi di lavoro si sono moltiplicati sino a giungere all’assoluta insostenibilità da parte degli addetti alle lavorazioni.

Per effetto altresì della nota procedura gestionale aziendale, già da diverso tempo, tutti i PTL appartenenti alla RAM1 temporaneamente non idonei al recapito (a seguito di certificazione medica), vengono applicati presso la struttura di cui trattasi, accentuando le difficoltà ed il livello di stress dei lavoratori idonei che, ovviamente, devono sopperire alle involontarie inabilità rappresentate dai colleghi in distacco.

I lavoratori non reggono più questi enormi carichi di lavoro. Le risorse in atto applicate non sono più sufficienti alla bisogna e gli organici non possono essere colmati da lavoratori inabili ai servizi.

Le sofferenze maggiori vanno a gravare soprattutto sui lavoratori applicati nei reparti di “Ricevimento e Invio” e “Posta Registrata” dove peraltro insistono forti problematiche riferite agli spazi dedicati alla lavorazione e allo stoccaggio del prodotto, che si ritengono non idonei in termini di sicurezza.

In media si rilevano arrivi giornalieri quantificati in 800/1000 sacchi con contenuto pacchi del peso non inferiore a 15 Kg. di fatto movimentati manualmente, nelle operazioni di carico e scarico, dallo scarso personale in servizio, che provvede alle spole tra lo stabilimento e l’aeroporto. I lavoratori, fisicamente, sono allo stremo ed il carente organico viene per di più falcidiato, giornalmente, da malattie ed infortuni.

Si richiede, pertanto, un immediato adeguamento delle risorse rispetto alle evidenti necessità che quotidianamente si prospettano e che stanno esasperando gli addetti ed una soluzione, seppur temporanea e a carattere di emergenza, potrebbe essere rappresentata dall’assunzione di ulteriori contingenti di personale CTD ritenuto ormai indispensabile al fine di rendere quanto meno sostenibili i processi di lavorazione legati alla produzione.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)
Originale firmato


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