Visite fiscali, possibile il bis in giornata

IL SOLE 24 ORE pag. 21, 31-08-2017 – Malattie. Debutta domani il Polo unico: affidati all’Inps al posto delle Asl anche i controlli d’ufficio per i dipendenti pubblici Visite fiscali, possibile il bis in giornata Con il nuovo sistema «anti-furbetti» permanenza in casa ricontrollabile dal medico Mauro Pizzin Passare nei prossimi anni dagli attuali 3oomila a oltre mezzo milione di controlli sui lavoratori pubblici, anche con visite reiterate soprattutto a ridosso di weekend e festività. Oltre alla creazione di economie di scala e a fornire garanzie di omogeneità nelle verifiche, è questo uno dei principali obiettivi del nuovo Polo unico per le visite mediche di controllo, presentato ieri a Roma e operativo da domani. Grazie al nuovo sistema, l’Inps estenderà la sua competenza sui lavoratori pubblici, effettuando le visite non solo su richiesta del datore, come avvenuto sinora, ma anche d’ufficio, operazione fmora spettante alle Asl. L’intervento, inserito nella riforma Madia, vuole ridurre la differenza tra assenze nel settore pubblico (u in media all’anno) rispetto al privato (5) e, nell’ambito della Pa, a uniformare le percentuali d’assenza sul territorio nazionale, con 9,8 giorni di media registratinelzoi5 allord-Est contro i nelSud. «Almomento -haprecisato il presidente dell’Inps, Tito Boeri-siregistrauna sensibile difformità a livello regionale nelle percentuali di assenza dei lavoratori pubblici e questo è anche il risultato dell’assenzadiunpolounico di controllo». Attualmente per dipendenti privati la possibilità di ricevere una visita fiscale è circa una su venti: gli ultimi dati dell’Inps,relativi al 2015, dicono che sono stati effettuati circa 600mila controlli su 12 milioni di certificati di rnalattiapresentati (5%). Per ilpubblico, come anticipato, si punta a superare questa quotaunavoltamesso aregime ilnuovo sistema,passando dalle 3oomila visite del 2015 su circa 6 milioni di certificati presentati a 5oomila controlli. La «stretta su assenze reiterate e di massa», prevista dal ministro Marianna Madia,dovrebbe realizzarsi, oltre che con l’aumento delle verifiche, anche grazie alla diversamodalità delle stesse. Viene prevista la possibilità di controllare piùvoltelastessapersona nella stessa giornata e quindi il lavoratore malato dovrà restare a casa nelle fasce di reperibilità anche se è già stato controllato: AL SETACCIO Le verifiche sui lavoratori della Pa sono destinate a passare dalle attuali 300mila a oltre mezzo milione all’anno DALL’INPS L’accesso al Fondo bilaterale di Bolzano Quotidiano del Lavoro 2241 di Luca Vichi onlacircolare125/2m71’Inps ha fornito le modalità di accessoalFondodisolidarietàbila- terale dellaprovincia autonoma di Bolzano e ha illustrato la disciplina dell’assegno ordinario. O quotidianolavoro.ilsole24ore.com La versione integrale dell’articolo un’ipotesi, va detto, che appare per il momento di difficile realizzazione considerate le risorse sul tavolo («ora ha chiarito Boeri per levisitefiscali aipubblici sono a disposizione 17,5 milioni, ma a regime, nel 2019, ce ne saranno 5o».Inlineageneralenonsitratterà di controlli casuali: l’Inps riceveràtelematicamente tutti i certificati di malattia e un sistema sofisticato li elaborerà scegliendo gli eventipiùprobabilmentepassibili di riduzione di prognosi. Le visite dovrebbero concentrarsi nei giorni a ridosso dei fme settimana e deiponti,incuisimoltiplicano le malattie, ma l’indiscrezione non è stata confermata dal presidente dell’Inps.«Di certo ha detto Boeri le visite saranno mirate.Abbiamo carenze dimedici fiscaliinalcune regioni, ma faremo un bando per nuovi medici a cui estendere la convenzione». In prospettiva si punta anche sull’armonizzazione delle fasce di reperibilità, attualmente diverse fra i dipendenti pubblici, che possono ricevere la visita del medico fiscale dalle ore 9 alle 13 e dalle ore isalle18, e dipendentiprivatila cui fascia di reperibilità è ridotta dalle ore io alle 12 e dalle ore 17 alle m: una difformità che l’Inps spera venga eliminata al più presto dal Governo. «Aspettiamo il decreto sulle fasce ha detto il presidente dell’istituto previdenziale -auspicando fortemente che siano uniformate: la direzione dovrebbe essere quella di estendere a sette ore la reperibilità del settore privato, ora ferma a quattro». C RIPROWJZIONE RISERVATA Radio24 Oggi alle 8.15 Si parla della stretta sui controlli con il sottosegretario Angelo Rughetti Il sistema attuale PROCEDURA 1-9 REPERIBILITÀ SANZIONI ESENZIONI L: = La visita fiscale in ambito privato è disposta dall’azienda o dall’Inps (peri giorni successivi alterzo). Per il pubblicoimpiego, il medico agisce dietro iniziativa del dirigente e può essere inviato anche il primo giorno. Finora il lavoratore poteva ricevere una sola visita al giorno. Il datore potrebbe far eseguire anche due verifiche in tre giorni sempre che, come ha affermato la Cassazione, non si rilevi che le visite reiterate siano disposte per molestare o danneggiare il lavoratore (con stato di malattia chiaramente accertato) Attualmente le visite di controllo per verificare lo stato di malattia del dipendente possono essere effettuate tutti i giorni della settimana, festività incluse, nelle seguenti fasce orarie: pubblico impiego: dalle ore 9 alle 13 e dalle ore l5 alle 18; settore privato: dalle ore10.00 alle12.00 e dalle ore17 alle19.Questefasce orarie resteranno provvisoriamente anche con il nuovo Polo unico, ma si attende un decreto che le armonizzi. L’Inps spinge per l’allargamente a sette ore anche della reperibilità dei dipendenti privati Se il lavoratore non viene trovato al domicilio che aveva comunicato, o in quello diverso indicato nel certificato medico di malattia, perde il 100% del trattamento economico relativo ai primi dieci giorni di malattia; nel caso di una seconda assenza perde il 50% del trattamento economico riferito alle giornate di malattia successive alla decima; se l’assenza si verifica una terza volta, tutta la malattia viene inficiata. I lavoratori possono presentare una giustificazione entro 15 giorni Alcuni lavoratori, per la loro condizione, sono esonerati dal controllo. Tra questi, le lavoratrici in gravidanza a rischio, alcuni invalidi, gli affetti da patologie che comportano il rischio della vita, i ricoverati in strutture sanitarie. Esistono casi, inoltre, in cui il lavoratore può giustificare la sua assenza alla visita. Tale evenienza si realizza per le assenze originate da cause di forza maggiore, cioè da situazioni che hanno determinato la necessità (documentata) della presenza del lavoratore altrove Con la sentenza 64/2017 la Cassazione ha chiarito che la permanenza presso il domicilio durante le fasce orarie previste per le visite mediche domiciliari di controllo costituisce «non già un onere bensì un obbligo perii lavoratore ammalato», in quanto l’assenza, rendendo impossibile il controllo sulla sussistenza della malattia, «integra un inadempimento, sia nei confronti dell’istituto previdenziale, sia nei confronti del datore di lavoro, che ha interesse a ricevere regolarmente la prestazione lavorativa».