Consegna inesitate: caos annunciato

A qualche settimana dalla implementazione del progetto inesitate, affidate ora agli Uffici Postali, è possibile tracciare un primo quadro relativo agli effetti che, lo stesso, sta producendo ai lavoratori e alla clientela e che potremmo sintetizzare con un solo termine: DISASTROSO!

Premesso che da tempo sosteniamo, al contrario di ciò che afferma l’azienda, che gli Uffici facenti capo alle due Filiali di Catania soffrono già di evidenti carenze di personale, come è dimostrato dai continui distacchi di risorse e dagli insostenibili disagi che lavoratori e clientela patiscono, non era certo di ulteriori carichi di lavoro di cui si necessitava, almeno stante agli attuali organici.

La finalità del progetto è, a quanto pare, volto ad incrementare e soprattutto a recuperare la pedonabilità degli Uffici ma, nella sua frettolosa realizzazione, mancano le minime condizioni a renderlo fruibile per la clientela e appena sostenibile per i lavoratori ed il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: difficoltà nelle procedure operative preliminari alla consegna, spazi inidonei, assenza di arredi a custodia degli oggetti, incoerenze organizzative rispetto ai processi di PCL, mancata formazione degli OSP, mancata organizzazione dell’Ufficio rispetto ai processi di acquisizioni degli oggetti e alle consegne degli stessi.

Queste sono solo una parte delle problematiche che l’azienda, dall’oggi al domani, ha sollevato negli Uffici e che si traduce in snervanti code agli sportelli per la clientela,che si sente maltrattata e spesso pronta a “scagliarsi” contro chi non ha colpe; lavoratori in grande difficoltà e vere “vittime sacrificali” che pagano sulla propria pelle tutte le contraddizioni che, molto succintamente, abbiamo elencato.

A fronte di ciò, è ridicolo pensare di risolvere la questione con la sportellizzazione di 2 o 3 risorse da destinare tra le due Filiali, pescate in PCL secondo criteri, tra l’altro, anche questi discutibili.

In definitiva, ancora una volta, siamo di fronte all’ennesima iniziativa tutta aziendale che, nella sostanza, non guarda alla qualità dei servizi e né tanto meno ai bisogni della collettività, che passano in secondo piano rispetto ai presunti ritorni economici e di profitto che da questa operazione, l’azienda, troppo ottimisticamente, si attende.

Ma la vera questione, quella che più da vicino ci tocca, è il caos che sta travolgendo gli Uffici Postali e quindi i lavoratori, ai quali si “scaricano” ancora una volta tutte le ricadute, operative e di responsabilità di un progetto raffazzonato, in assenza di una consolidata organizzazione, senza un minimo di sperimentazione e di forte impatto per la disillusa clientela.

La nostra sollecitazione è che l’azienda riveda e ripianifichi nei tempi e nelle modalità opportune il progetto, adeguandone mezzi, strumenti e uomini altrimenti, ancora una volta, avrà commesso l’ennesimo disastro utile solo a danneggiare ulteriormente i servizi di PCL, incidendo stavolta anche sulla già incerta organizzazione degli Uffici Postali.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Salvo Di Grazia)


Scarica pdf