Pretesa la “presa visione” su ogni COI

2 ottobre 2014

Da sempre abbiamo denunciato un “sistema” aziendale strutturato per scaricare verso il basso qualsiasi tipo di responsabilità: dal commerciale al legale; dalla conformità alle responsabilità civili e penali verso i terzi; scientificamente costruito per deresponsabilizzare alta e media dirigenza e focalizzare le responsabilità sui livelli inferiori (Dup, Specialisti, Coll., Osp, ecc.) al fine di individuare, con chiarezza, le figure professionali da colpire nel caso di inadempienze e/o contrasti con i terzi.
La COI 453 di recentissima emanazione, non solo rientra appieno nel solco tracciato da tale “sistema”, ma ha l’ardire di andare ben oltre. Di imporre cioè, con l’arroganza propria del potere che misconosce realtà, capacità informatiche, organizzazione degli apparati produttivi, orari ed umane possibilità, metodologie di assimilazione, di registrazione, di controllo e di verifica che non stanno ne in cielo ne in terra.
La “presa visione” pretesa per ogni COI è una forzatura che, se correttamente applicata, bloccherebbe l’intero sistema produttivo degli UP. Qualcuno se ne è reso conto o si pensa che basta “forzare” in qualche modo i dipendenti?
Farli, in sostanza, cliccare, senza leggere e mettere i livelli medio alti della dirigenza aziendale a posto.
Stanno già cominciando a montare le pressioni che dai Direttori di Filiale si trasmettono ai DUP e, successivamente, a Specialisti ed OSP affinchè “in qualche modo” si osservi la disposizione.
Un film già visto, questo. Qualcuno ricorda come si fanno i corsi e-learning in azienda?
Se ogni figura professionale dovesse quotidianamente aprire le COI, leggerle per intero, capirle e, solo successivamente, cliccare per presa visione, ci chiediamo CHI dovrebbe andare in produzione?
Perché ci sono COI di una pagina, ma ci sono COI (la maggior parte) di molte pagine, che richiamano altre COI (che occorrerebbe rivedere) o che contengono e/o modificano interi “Manuali”. E prima di mettere una “presa visione” occorrerebbe leggere, per intero il manuale.
Se necessario rileggerlo per capire le parti “oscure” che, credeteci, sono tante e schiarirsi le idee, perché da adesso cliccare su “presa visione” equivale ad una assunzione piena di responsabilità.
Qualcuno pensa che l’organizzazione “svizzera” che si è data Poste possa garantire un sufficiente lasso di tempo per adempiere a tale dettato aziendale?
Quando qualcuno ci conterà le operazioni e/o i tempi di attesa per ricordare che “si fanno sempre meno operazioni e che i clienti diminuiscono” come verrà valutato il tempo impiegato per leggere le COI? Tempi morti? Non produttivi?
Come e chi dovrà seguire costantemente l’attività di report e di controllo al’interno degli UP? Sempre i soliti noti?
Ma quando si scrivono tali… palesi forzature si è responsabilmente capaci di comprendere ciò che si chiede?
Sappiamo solo che appena partito il diktat (ed in parecchi si sono collegati all’applicativo) è saltato il sistema e nessuno è stato in grado di collegarsi decentemente sul DMS.
Il solito fallimento a tutti i livelli che ricorda recentissimi fallimenti e che smaschera, ancora una volta, l’approssimazione, l’impreparazione e l’arroganza del sistema decisionale ed organizzativo aziendale.
Leggere le COI (ricordiamo che siamo, a Settembre, ad appena 460 COI…., parecchie delle quali contengono Manuali di 200/300 ed anche di 400 pagine….) è interesse di ciascun dipendente. Ma ciascun dipendente DEVE anche essere messo nelle condizioni di aggiornarsi professionalmente.
E non sarà certo una direttiva (inapplicabile) sparata dall’alto che renderà i dipendenti di poste professionalmente ineccepibili. Occorrerà ripensare, seriamente, al mai decollato sistema formativo aziendale.
Ma questo, come abbiamo più volte denunciato, richiede sforzi organizzativi, una vision dell’elemento umano diametralmente opposta all’attuale, coraggio e lungimiranza. Tutte doti poco praticate nella nostra azienda, dove “la squadra” gioca sempre e solo in periferia. Meglio, allora, mettere giù due paginette che puntano l’indice verso il basso. E che ciascuno si arrangi come può.

IL COORD. REG.LE QUADRI SLP CISL SICILIA

GIUSEPPE STRANO

IL SEGRETARIO REGIONALE SLP CISL SICILIA

GIUSEPPE LANZAFAME

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