Carenza di risorse negli uffici postali e rischio sicurezza

Ancora una volta, con la presente, siamo a sottolineare le gravi condizioni in cui versano gli Uffici Postali da lungo tempo, oramai, sottoposti ad un inesorabile stillicidio in termini di risorse applicate, corrisposto da un assoluto immobilismo aziendale che riteniamo inammissibile.

I lavoratori, vere “vittime” dell’increscioso “non fare”, sono giunti ai limiti di una condizione divenuta esasperante che non ha precedenti e che desta motivi di preoccupazione non rilasciando presupposti risolutivi nel breve termine.

La grave e persistente carenza di personale degli Uffici Postali, che coinvolge tutti i ruoli e particolarmente gli Operatori di Sportello, è causa di notevole deterioramento delle condizioni lavorative, che ricade sulla serenità dei lavoratori, sulla qualità del lavoro ed anche sui diritti riconosciuti dal CCNL, molto spesso disattesi. La certezza dell’orario di lavoro (continue richieste di prestazioni straordinarie), la certezza del luogo di lavoro (continui distacchi anche in altro comune e anche nella stessa giornata), indifferenziazione di ruoli e mansioni (DUP o SC ad effettuare operazioni di sportello), il diritto alla programmazione e alla fruizione delle ferie, sono queste alcune esigenze, spettanti ma negate ai lavoratori.

Al contrario, la pretesa sulla produzione, incalzante e pressante, rappresenta l’unico interesse che l’azienda rivolge verso gli Uffici e su coloro i quali, nel frattempo, sono sempre più esposti alle difficoltà che derivano nel fronteggiare le aspettative della clientela, anch’essa esasperata dalla scadente qualità dei servizi loro offerti.

Gli Uffici svuotati di personale e quindi di interlocutori per la clientela, non giovano alla pedonabilità nuocendo, soprattutto, sul credito di fiducia che quest’azienda, nonostante tutto, vanterebbe dalla clientela stessa.

Siamo di fronte ad una problematica che ha tutti i caratteri per tramutarsi in un serio problema di natura sociale, diffuso e difficilmente sanabile che sta provocando condizioni di stress prolungati e quotidiani.

L’incremento dei tempi di attesa ed il crollo della qualità produce un calo naturale della produttività correlato e proporzionale al rischio di errore e di incorrere in violazioni delle procedure.

“Spremere” le poche risorse disponibili ha innescato un processo logorante che debilita la salute di coloro che sono costretti, in regime di straordinario, a presenziare lo sportello da mattina a sera, senza soluzioni di continuità.

Il sentimento di disaffezione è crescente e dilagante in un contesto dove si procede per approssimazione e dove non si consente ad ognuno di effettuare al meglio le attività di pertinenza ma piuttosto di sopperire alle continue necessità ed emergenze.

Infine riteniamo di dovere sottolineare un tema che, anche per il particolare periodo dell’anno, risulta fortemente sensibile e di urgente soluzione. Ci riferiamo alla Tutela della Sicurezza, un dovere di cui l’azienda deve farsi carico ma troppo spesso trascurato e disatteso.

Occorre, nell’immediato, rafforzare e incrementare i turni di vigilanza negli Uffici Postali, senza aspettare gli effetti del malaugurato evento potenzialmente a danno dei lavoratori del Front End. Su questo argomento, lo preannunciamo, rivolgeremo grande attenzione e non escluderemo ogni opportuno intervento a sostegno della delicata questione.

Sulla base di quanto esposto, sollecitiamo l’Azienda a ricercare concrete soluzioni nel merito delle questioni sin qui trattate che riteniamo non più rinviabili e doverose di essere affrontate con estrema urgenza, a garanzia degli adeguati standard di qualità e della produzione e, principalmente, a tutela della qualità del lavoro e dei lavoratori.

Il Segretario Territoriale
SLP – CISL CATANIA
(Chiara Carlotta Grasso)


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