CMP siamo alle solite. Igiene e sicurezza mai così carenti

A distanza di oltre cinque mesi dalla nota diffusa da questa O.S (5 novembre 2018), avente come oggetto la tutela della salute e sicurezza al CMP di Catania, in sede di nuovo sopralluogo effettuato in questi giorni insieme alle RLS, si rileva che in questo arco di tempo quasi nulla è stato fatto da parte aziendale in tema di vivibilità e salubrità dei luoghi di lavoro.

Attraverso un precedente confronto l’Azienda ci aveva assicurato che sarebbero pervenuti al CMP dei pantografi, allo scopo di lenire gli sforzi fisici dei lavoratori che eseguono MMC, la cui ripetitività, nel tempo, può generare il rischio di sovraccarico biomeccanico. Le piattaforme elevatrici di cui i pantografi sono dotati, sarebbero risultati utili e idonei alla movimentazione dei carichi. Ad oggi non c’è traccia di tali indispensabili strumenti di lavoro.

Il pavimento che collega il reparto commerciale alla sezione lettere è stato sistemato solo a metà ed in alcuni punti presenta ancora “accentuata disomogeneità”, risultando assai pericoloso e fonte di infortunio al passaggio di persone o strumenti da lavoro.

Sempre nel reparto commerciale le rampe di carico/scarico non sono state consegnate e oltre a non offrire totale sicurezza durante le operazioni di cario/scarico il lavoratore si ritrova ad operare in situazioni climatiche insostenibili.

Le correnti d’aria e le folate di vento improvvise e potenti, insinuandosi nelle fessure tra rampe e pavimento, costituiscono grave nocumento per la salute di chi ogni giorno e ogni notte è chiamato a svolgere il proprio dovere, pregiudicando anche il buon esito delle stesse operazioni.

L’azienda sta provvedendo al ripristino della facciata esterna del CMP “lato Etna”, ma riteniamo che PRIMA ancora bisognava provvedere circa l’abbattimento delle barriere architettoniche sempre riferito a quella zona dell’edificio. L’azienda ci aveva assicurato la realizzazione di un ingresso apposito per i “diversamente abili”, in quanto in diversi tra loro sono assegnati al reparto accettazione grandi clienti, il cui nuovo locale si trova esattamente nel “lato Etna”.

Riteniamo che eliminare le barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, creare passaggi pedonali adeguati all’interno della struttura, significa garantire a tutti pari dignità e consegnare loro gli stessi diritti al pari degli altri colleghi.

PULIZIE: forse mai in passato si è dedicata così poca attenzione all’igiene dei luoghi di lavoro. Anche in questa occasione si ribadisce che occorre intensificare le pulizie nei reparti, provvedendo:

– a utilizzare panni imbevuti di detergente disinfettante e disinfezione dei piani di lavoro;
– a pulire tutti i sanitari provvedendo alla igienizzazione batteriostatica con fornitura continuata del prodotto disinfettante;
– a lavare tutti i pavimenti, comprese tutte le aree di lavorazione, così come prevede il contratto di capitolato vigente;
– a mantenere costante la pulizia dei bagni soprattutto ad inizio di ogni turno di lavoro.

A proposito di igiene, segnaliamo ancora una volta la mancata pulizia delle cassette contenenti il prodotto da lavorare. Spesso i lavoratori sono costretti a dover maneggiare contenitori luridi di ogni genere di rifiuto, anche organico, nell’assoluto disinteresse aziendale.

Ultimo, ma non per importanza, è la questione relativa alla sicurezza dei Materiali Contenenti Amianto (MCA) presenti al CMP. Propositivi del fatto che sicuramente sono state effettuate le giuste procedure al riguardo, questa O.S. ritiene doveroso chiedere all’Azienda, nel più breve tempo possibile, di fornire ai lavoratori gli esiti delle analisi dei campioni di aria che periodicamente gli addetti SSP ripetono per la valutazione del rischio, per determinare la concentrazione di fibre respirabili aerodisperse.

Chiediamo altresì che l’azienda ci comunichi il proprio programma di controllo e manutenzione al riguardo, con che cadenza intenda vigilare sulla valutazione del rischio amianto, individuando le zone che esigono un controllo e una manutenzione più ravvicinata nel tempo. Trattasi di zone altamente frequentate dai lavoratori e che essendo detti MCA, per la loro allocazione, esposti agli agenti atmosferici sono soggetti ad una usura più veloce che può richiedere una bonifica più ravvicinata.

L’ “obiettivo guida” resta quello di evitare o di ridurre al più basso livello possibile l’esposizione dei lavoratori al MCA friabile, che tra l’altro è anche la forma di amianto più pericolosa e nociva per la salute.

Si sollecita pertanto un immediato ed opportuno intervento in merito alle condizioni esposte, prima che questa O.S. intraprenda ulteriori e più incisive azioni a tutela della categoria rappresentata.

Gli RLS
(G. Zuccaro – M. Criscione)

Il Segretario Territoriale
(S. Di Grazia)