14 marzo 2015
Osservando il procedere dello sviluppo tecnologico in azienda ci corre l’obbligo di porre TRE semplici domande. A chi ha potere decisionale, a chi, potendo, ha glissato, a chi assiste all’indegna mattanza di questi ultimi anni di Lavoratori e Lavoratrici la cui sola colpa è stata quella di credere ciecamente nella propria azienda.
1- Se Poste è ‘’informaticamente’’ in grado di inserire un “bollino Rosso” telematico a clienti “indesiderati” all’atto dell’apertura di un conto, PERCHE’ non è, invece, in grado di inserire lo stesso “bollino” per tutti quei codici fiscali di potenziali truffatori sui rimborsi fiscali?
2- Se Poste è ‘’informaticamente’’ in grado di inserire pop up e avvisi (commerciali) di tutti i generi, PERCHE’ lascia i propri operatori di sportello in balia di controlli e verifiche su elenchi cartacei che, come la cronaca, purtroppo, insegna, hanno e stanno causando pagamenti non dovuti, provvedimenti disciplinari e danni patrimoniali per gli OSP?
3- Se Poste è ‘’informaticamente’’ in grado di realizzare potentissimi database da utilizzare in ambito commerciale (ma guarda un po’…), PERCHE’ da decenni i DUP e i (componenti della squadra) aspettano un database elementare che racchiuda tutti i nostri titolari di BPF e Libretti cartacei che consenta rapide e soprattutto sicure ricerche patrimoniali ?
Ci fermiamo a tre. Perché abbiamo chiarissimo quanto sia sconcertante il disinteresse verso la tutela del personale da parte di questa azienda. C’è una azienda che spende, investendo, per tutto ciò che riguarda il commerciale ed un’altra che con i fax, qualche pegasus, due elenchi cartacei ritiene di aver fatto a sufficienza sul fronte delle garanzie e delle tutele del personale.
Oltre che scandaloso è indegno di una azienda che si professa GRANDE e che mentre vuole “traghettare” tutti gli italiani verso il nuovo ed il digitale, dimentica “quegli” italiani/lavoratori che, sulla loro pelle, Le consentono di essere GRANDE.
Cordiali saluti
IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL
GIUSEPPE LANZAFAME