Assunzioni CTD: i figli dei dipendenti non più discriminati

14 ottobre 2014

Dopo una costante e mirata azione da parte di questa O. S. iniziata già nel 2012 oggi, finalmente, vediamo riconosciuto un diritto sancito anche dalla Costituzione Italiana ovvero la possibilità, anche per i figli dei dipendenti di Poste Italiane di esser selezionati per eventuali assunzioni con contratto a tempo determinato. Tutti ricorderanno il grave atto discriminatorio dell’azienda nei confronti dei propri dipendenti che “scartava” a priori la candidatura dei figli nonché di tutti coloro legati loro da un grado di parentela.
Abbiamo chiesto a gran voce che non pretendevamo privilegi ne scorciatoie clientelari ma che si ponesse fine alle umiliazioni e alle offese di sentirsi dire al telefono dall’operatore di risorse umane la frase che “se hai parenti alle Poste non è possibile lavorare in quest’azienda…” E ciò ci è sembrato un elemento fortemente IRRISPETTOSO oltre che “fuori legge”.
Adesso finalmente è stata introdotta una procedura di selezione più coerente, con criteri più trasparenti alla quale possono accedere tutti i cittadini in possesso dei requisiti richiesti, senza assurde discriminanti di principio.
Nel frattempo ci preme fare un po’ di chiarezza e dare precise risposte ai tanti disoccupati che ci chiedono quotidianamente notizie circa “presunte assunzioni in Poste Italiane”.
Purtroppo, ad oggi, non c’è nulla di vero rispetto alle notizie che giornalmente si rincorrono sui media o sui siti internet, alimentano solo grande confusione ed accrescono lo sconforto di chi è in cerca di occupazione. Esistono solo, questo sì, le assunzioni a tempo determinato, per periodi più o meno lunghi nel tempo, legati alle necessità organizzative aziendali.
Le modalità e i criteri di partecipazione sono decise dall’azienda e spesso si sono rivelate diverse nel tempo. Per prima cosa occorre registrare la propria candidatura all’interno del sito web aziendale (www.poste.it) allegando il proprio cv. Requisiti minimi necessari: diploma con voto minimo 70/100, età non superiore a 35 anni, essere abile alla guida del motomezzo. E’ però una voce comune che l’azienda pare prenda in considerazione le candidature con voto di diploma a partire da 100/100, con età non superiore a 24 anni n.c. oltre che il superamento sia di un test attitudinale online sia di una prova pratica alla guida di un motomezzo che in genere avviene presso le strutture CMP (Catania o Palermo).
Se cambieranno le modalità o se ci saranno novità di rilievo, come sempre, ne daremo massima diffusione.

La Segreteria Regionale slp cisl

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