21 febbraio 2014
Siamo nostro malgrado costretti a tornare sulla questione delle convocazioni oltre orario d’obbligo che, sembra, diventare, in questa A.T., non tanto una necessità aziendale di tipo organizzativo, funzionale, quanto piuttosto l’esercizio, preciso, di una forma di pressing, ogni oltre regola e logica.
Quando, oggi per domani, si convocano in video conferenza le strutture di Filiale e di Area (DF, RCF, Coordinatori di Area, Referenti di Area) dalle 17,30 alle 19,30 ci chiediamo quanto sia “opportuno” l’orario prescelto (ben oltre l’orario di servizio già eseguito) e, se voluto e pianificato, non diventi, invece, l’ennesimo esercizio muscolare agli occhi dei Quadri aziendali e non solo.
E quale possa essere, piuttosto, il livello di attenzione/partecipazione reale dopo una lunga, spesso faticosa, giornata lavorativa.
Ci fa specie, ancora, “l’invito” rivolto a quanti (PO, SCV, SCUP, ecc.) volessero “volontariamente” assistere alla video.
Restando, ovviamente, inteso (come circola, abbastanza chiaramente,negli ambienti delle filiali) che dei cosiddetti “volontari” , non partecipanti, sarebbe stata presa apposita annotazione.
Chissà perché o per cosa…
Pensavamo di essere stati nel recente passato abbastanza chiari ed oltremodo netti riguardo il rispetto delle regole e, soprattutto, delle persone che non deve mancare mai in nessuna circostanza ed a qualsiasi livello.
L’ennesima spiacevole circostanza ci mette nella condizione di dover denunciare l’episodio rimarcando il gesto “politico” mirato a disconoscere regole, diritti, normativa contrattuale. Quasi a rappresentare un guanto di sfida lanciato alla Categoria.
Prendiamo atto e, pur comprendendo TUTTE le difficoltà organizzative, commerciali, il momento storico, la crisi, ecc. ecc. ecc., riteniamo profondamente sbagliato questo modo di agire che non sappiamo se definire superficiale o sfrontatamente offensivo.